Bilancio di metà mandato

La giunta Lepore è arrivata a metà del suo mandato ed è ora per fare un bilancio sui diversi aspetti del suo operato. In questa prima puntata di una valutazione per temi dell'operato della Giunta su InCronaca, Pier Giorgio Ardeni, professore dell'Alma Mater che si occupa di sviluppo economico e sociale, si pronuncia sui temi delle infrastrutture e dell'ambiente.

Cosa ne pensa del tram?

«È una scelta che va nella direzione giusta, quella di ridurre l’inquinamento. Aver dismesso il tram è stato un grosso errore del passato, fatto non solo a Bologna».

È favorevole a Bologna 30?

«È un’operazione più che altro demagogica. Se avessero messo i 30 all’ora all’interno delle mura nessuno avrebbe detto nulla. Il traffico in città è soprattutto di persone e mezzi commerciali che vengono dalla cintura introno al centro e dai comuni limitrofi. In molti casi se ci fosse un trasporto pubblico all’altezza si rinuncerebbe a utilizzare la macchina».

Secondo lei su questo tema la giunta Lepore non ha fatto abbastanza?

«Non è stato fatto nulla, se non l’aggiunta di qualche corsa, che non basta. Da cittadino che usa l’auto, come tanti altri, sarei felice di poterci rinunciare se ci fosse un trasporto pubblico all’altezza della situazione».

Il Sistema ferroviario Metropolitano pensa che funzioni bene?

«Assolutamente no. Dai comuni della pianura come Vado passa un treno all’ora. Così non è un servizio. Tra l’altro adesso hanno anche chiuso delle linee, e chi viene da Budrio, per esempio, si deve fermare fuori».

Sul Passante di mezzo, qual è la sua opinione?

«È sbagliato. Si allarga la Tangenziale addirittura a 18 corsie, in un’area dove passano anche tanti camion e mezzi per il trasporto merci e dove invece bisognerebbe ridurre traffico e inquinamento. Su questo aspetto il problema non è solo a livello locale, ma anche a livello regionale e nazionale, dove si è deciso di puntare per il trasporto merci sul trasporto su gomma anziché su rotaia».

Sull’ambiente qual è il suo giudizio sulla giunta?

«Molto negativo. Non sono coerenti con l’obiettivo della neutralità climatica, annunciato in campagna elettorale. È un Comune nel quale si continua a cementificare e a consumare suolo, nonostante ci sia tanto patrimonio immobiliare inutilizzato, come le caserme e le ex aree ferroviarie dismesse, oltre a tante case private che restano vuote. Anche sulle scuole Besta, per esempio, invece di investire sull’edificio che già c’è e renderlo ecosostenibile, si vanno a tagliare alberi per fare una nuova costruzione».

 

Nell'immagine il docente Pier Giorgio Ardeni.