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Il sindaco Matteo Lepore ha annunciato che Palazzo Pepoli Vecchio, storico immobile medievale situato nel cuore di Bologna, è destinato a diventare un museo internazionale per le opere di Giorgio Morandi. Non sarà solo un luogo per ricordare il celebre artista bolognese scomparso nel 1964, ma anche «uno spazio creativo, di ricerca e di dialogo con gli artisti del contemporaneo», ha detto Elena Di Gioia, delegata alla Cultura del Comune. Il palazzo attualmente ospita il Museo della Città, ideato dall’ex direttore della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi Monaco, che si delinea in un percorso di ultima generazione dedicato alla cultura e alle trasformazioni della città nel corso dei secoli, dalla Felsina etrusca fino ai tempi odierni, diviso in 34 sezioni tematico-cronologiche. L’annuncio del sindaco dunque segna di fatto la fine del progetto culturale di Roversi Monaco, dopo i 12 anni di continuità.
Le modalità con cui si realizzerà l’accordo sottoscritto tra il Comune di Bologna e la Fondazione Carisbo per il comodato del Palazzo devono tuttavia ancora essere formalizzate. L’edificio verrà consegnato al Comune a maggio, con i suoi circa 34.000 m/q di spazio completamente svuotati. L’apertura del nuovo museo, dice il sindaco, avverrà entro questo mandato; un obiettivo facilitato dal fatto che il palazzo abbia solo bisogno di un nuovo allestimento, non una ristrutturazione vera e propria. Una parte minore delle opere di Morandi sarà destinata a Palazzo d’Accursio, che ospita le collezioni comunali d’arte. Incerta è invece la sorte delle installazioni attualmente esposte al Museo della Città: «A noi verrà consegnato l’edificio vuoto, dove e come la Fondazione sposterà le opere del Museo in questo caso non ci compete», ha detto il sindaco. Alla domanda se gli eredi di Morandi siano d’accordo con l’iniziativa il sindaco ha continuato: «Finora non c’è stato nessun dialogo, una volta realizzato il museo ci diranno se lo sono o meno. Palazzo d’Accursio non è la sede giusta per questo progetto, anche solo per il fatto che, a differenza di Palazzo Pepoli, non può accogliere migliaia di persone».
Attualmente nemmeno il MamBo (che al momento ospita la collezione Morandi e che avrebbe voluto ricollocarla nella Palazzina Magnani in via Azzo Gardino), ha scelto di commentare la notizia.