Rifiuti

Il giro di vite voluto dall’Unione europea impensierisce parecchio le aziende specializzate nel settore degli imballaggi. Con più di seicento aziende attive nella produzione di macchinari per il confezionamento, l’Emilia-Romagna è leader mondiale insieme alla Germania. Tra Bologna, Modena e Reggio si estendono i rami di quella che viene definita "Packaging Valley". Il motivo è presto spiegato: Amotek, Ima, Marchesini Group, Coesia e Tetra Pak sono solo alcune delle imprese che fanno parte di questo speciale comparto, che ha un volume di affari che si attesta attorno agli otto miliardi annui. Sull’alveo del Green Deal europeo le pratiche di riciclo degli imballaggi rischiano, però, di essere sostituite del tutto da quelle incentrate sul riuso. Questo favorirebbe l’uso di prodotti sfusi e la promozione di quelli a chilometro zero.

L’Italia risulta la punta di diamante in Europa nelle filiere - 19 in tutto nel paese - del legno riciclato (spesso trasformato in pannelli di truciolato), della carta e del vetro. I dati – segnalati da un articolo della rivista Fortune – parlano di un tasso di riciclo al 2023 del 72%, contro una media sovranazionale che si attesta sul 58%. Il cruccio più grande, però, negli anni è stato quello legato alla trasformazione dei Raee, i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche dai quali è possibile recuperare oro, argento e rame, ma non solo. A ottobre a Bologna ha preso il via la collaborazione fra la multiutility Hera ed Erion Weee (il consorzio no-profit per la gestione di diverse tipologie di rifiuti) con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini proprio sul tema del riciclo dei Raee e sul loro conferimento.

Per quanto riguarda, invece, la produzione di rifiuti urbani, Bologna nel 2022 è risultata la quinta città d'Italia, secondo i dati Ispra, con 566.986 tonnellate totali. A precederla Torino, Milano, Napoli e Roma, in testa con una produzione di 2.219.474. Meno confortante il dato della produzione di rifiuti pro capite, che si attesta su 560,5 chili per abitante, superiore alla media italiana di 493,6, regalando così al capoluogo emiliano il secondo posto in questa sfortunata classifica. Nell’ottica dell’economia circolare, con un decreto pubblicato a inizio febbraio sul sito del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, sono stati disposti degli incentivi a 406 aziende – come riportato sul sito della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – per l’acquisto di prodotti riciclati. Ad esse sarà riconosciuto un rimborso a titolo di credito d’imposta. Nello specifico, l’atto ministeriale si riferisce a prodotti derivanti da imballaggi di plastica, carta, alluminio, biodegradabili e compostabili. 

 

Foto Ansa