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"Fermiamo la criminale follia delle guerre" e "L'Italia deve dire basta alla guerra: lo deve dire ora". Queste frasi sono le parole d’ordine dei pacifisti che il venerdì 23 febbraio alle 17.30 si raduneranno in piazza Lucio Dalla. L’obiettivo della manifestazione è celebrare la “Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina”. Oggetto della manifestazione è una decisa e netta opposizione a ogni guerra, a cominciare dagli attuali conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
«Partecipiamo, non è facoltativo» scrive sulla sua pagina Facebook l’associazione pacifista Portico della Pace, da sempre in prima linea per iniziative favorevoli a politiche non violente e antimilitariste. L’invito a partecipare è rivolto a tutti coloro, tra attivisti, movimenti, forze politiche e associazioni, che sono contrari alla guerra.
Come si legge sul sito di Rete Pace e Disarmo, una delle organizzazioni promotrici dell’iniziativa, la tragedia della guerra riguarda tutti i Paesi del mondo e il solo modo per uscirne è dare spazio alla diplomazia. «La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Ha preso corpo l’idea che l’ordine mondiale debba essere basato sullo scontro tra blocchi e non sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli. Le Nazioni Unite, come espressione di tutti i popoli del pianeta, sono umiliate e il diritto internazionale sostituito dalla forza della potenza militare, preludio della guerra globale», si legge ancora.
La soluzione per intraprendere con un successo un percorso di pace a livello internazionale sarebbe «unire le forze, assumere le nostre responsabilità civiche e democratiche, schierarsi per la pace, per il diritto internazionale, per la riconversione civile e sostenibile dell’economia, promuovendo la cooperazione e la sovranità dei popoli, eliminando vecchie e nuove forme di colonialismo insieme alla politica dei “due pesi e due misure”, alla sicurezza impostata sulla deterrenza nucleare e sui blocchi militari contrapposti», aggiunge l’associazione Rete Pace e Disarmo.
Nell'immagine, un manifesto della Giornata nazionale di mobilitazione per il cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina.
Immagine fornita da Agenzia Dire