Città 30
«In considerazione del richiamo operato nella direttiva a garantire che tutti i Comuni si attengano alle prescrizioni ivi contenute, le sarei grato se volesse aggiornarmi sulle misure che intende adottare in tal senso». Con queste parole il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini interviene nuovamente a proposito di Città 30 scrivendo al sindaco di Bologna Matteo Lepore. «Voglio ridurre i morti per strada senza pregiudizi ideologici - dichiara il ministro in un’intervista rilasciata al Tg Rai Emilia-Romagna - Il limite dei 30 all'ora è opportuno in zone dove ci sono scuole o asili, ma in intere zone della città rischia di aumentare il traffico e i problemi».
Se da un lato Salvini preme perché vengano apportate al più presto le dovute correzioni al provvedimento di Città 30, dall’altro, però, la giunta Lepore fa sapere che non si tratta di una richiesta facile da mettere in pratica. Come aveva sottolineato venerdì scorso l’assessore alla nuova mobilità Valentina Orioli, «la Città 30 richiede tempo perché le nuove regole diventino patrimonio comune». Tale “periodo di prova” sarebbe necessario anche per «valutare l’efficacia di Città 30 attraverso dati oggettivi».
Alle parole del ministro riguardo la lettera inviata al sindaco Lepore, l’assessore Orioli afferma che la direttiva è un documento che riguarda tutte le città italiane e che sarà necessario convocare una riunione tra ministero e amministrazioni locali per decidere sulle future modifiche. «So che la lettera è stata indirizzata al sindaco. Io non l’ho ancora vista, ma immagino che Salvini abbia scritto a tutte le città d’Italia perché la direttiva riguarda tutti. Aspettiamo di sapere quando sarà convocato il tavolo con le città. Noi siamo disponibili a rendere conto di ciò che stiamo facendo» conclude Orioli.
Nell'immagine, il ministro Matteo Salvini. Foto Ansa