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Emily Clancy

Piano della Notte, lo scontro tra Celli e il Pd e la complicata situazione delle scuole Besta. Sono solo alcuni dei temi trattati nell’intervista che Emily Clancy ha concesso ai giornalisti di “InCronaca”, che verrà pubblicata integralmente il 15 febbraio sul bimensile “Quindici”. Gli allievi del Master in Giornalismo hanno fatto domande alla vicesindaca anche riguardo a Bologna 30, la crisi abitativa, e sui suoi rapporti sia con Lepore che con i movimenti di sinistra dai quali lei proviene.

A che punto è il piano della Notte del Comune?

«A un buon punto, stiamo completando la linea di trasporto notturna, con la linea N8 che partirà il prossimo mese. In più, stanno per arrivarci le risorse dei fondi Pon Metro, che abbiamo deciso di dedicare a questo tema. Ci saranno delle isole della notte e stiamo lavorando sulla zonizzazione.  In primavera saranno già al lavoro 20 operatori che stiamo formando. Vogliamo incentivare l'apertura di alcune attività notturne, magari estendendone gli orari più lontano da agglomerati con molti residenti».

Lo scontro con i Verdi di Davide Celli, a chi nuoce di più tra Coalizione Civica e il Pd?

«Sicuramente a noi di Coalizione Civica, perché molto spesso quando si crea una frattura nel mondo rossoverde è più colpita la parte rossa rispetto agli altri alleati di governo. Però ho parlato con il leader nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e con Celli, e credo ci siano le condizioni per superare l'impasse. È chiaro che secondo me bisogna riconoscere il fatto che in questo momento essere uniti significa far avanzare gli obiettivi dell'agenda rossoverde, mentre spaccarsi forse può portare qualche punto percentuale alle singole componenti dell'Alleanza, ma non la fa avanzare in termini di conquiste. Quindi spero che questa posizione possa essere condivisa dai Verdi in modo da continuare un'alleanza, che a livello nazionale è già presente e consolidata in Parlamento, e che credo si ripresenterà alle elezioni europee».

Qual è la sua posizione personale sulle scuole Besta, che sono state uno dei motivi della rottura, e sulle proteste dei manifestanti?

«Penso che sia da comprendere e da rispettare il diritto dei manifestanti che portano avanti questa vicenda. Io ai tempi non avevo la delega alle politiche ambientali, quindi entro in campo su questo tema a valle di un processo. Se vogliamo raggiungere in città la neutralità carbonica è decisivo un piano di edilizia scolastica molto importante, anche in termini di dotazione finanziaria. Ma è fondamentale anche che non ci sia conflitto fra attenzione all'ambiente, all'ecosistema, e il piano di edilizia scolastica».

Foto di Martina Rossi