infrastrutture
«Si può abbassare la velocità massima, ma solo in alcune zone». Queste le parole con cui il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, nel corso del question time di ieri pomeriggio, ha ribadito la propria posizione critica nei confronti del provvedimento attuato dalla giunta Lepore. Tale posizione replica quanto contenuto nella stessa direttiva dei giorni scorsi con la quale il Ministro ha deciso di intervenire sul provvedimento attuato dal Comune di Bologna. «Pensare di estendere i 30 all'ora, le Ztl, ai interi luoghi cittadini non aiuta né la sicurezza né la decarbonizzazione». Ciò che si ottiene come risultato «è semplicemente complicare la vita alle persone che vogliono lavorare». Durante il suo intervento, il ministro Salvini ha poi parlato del fine da parte della giunta Lepore di “fare cassa” multando chi non rispetti i nuovi vincoli. «Ben vengano le riduzioni di velocità e gli autovelox laddove c'è un motivo, ma “mal vengano” gli autovelox che qualcuno mette per fare cassa sulla pelle degli automobilisti».
Un altro tema su cui ci si è soffermati riguarda il rapporto con i Comuni. «Abbiamo un’interlocuzione assolutamente positiva con l’Anci. Conto che questo dialogo non ideologico ma pragmatico e fondato sul buonsenso vada avanti. Per me la vita vale ben di più rispetto all'ideologia. La sicurezza stradale è stata una delle mie priorità sin dal giorno del mio insediamento».
Una delle voci più critiche nei confronti della recente direttiva contro Città 30 è quella della deputata dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesca Ghirra. «I dati smentiscono la direttiva. Nelle prime due settimane sulle strade di Bologna c’è stato il 21% di incidenti totali in meno rispetto all’anno scorso. È del tutto incomprensibile l’attacco all’iniziativa del Comune di Bologna», ha dichiarato la deputata Ghirra.
Nell'immagine, Matteo Salvini. Foto Ansa