Quindici

«Sono nato a San Giovanni in Persiceto e ho sempre giocato a Bologna prima di partire per gli Stati Uniti, quindi per me Bologna è tutto. Qui ora vivo con la mia famiglia e qui sono nate le mie due figlie». Proprio il 24 gennaio, infatti, Belinelli è diventato padre per la seconda volta, con la nascita di Deva Vittoria. Marco Belinelli, 37 anni, maglia numero 3 della Virtus, sottolinea più volte il suo rapporto duraturo e ormai consolidato con il capoluogo emiliano, il luogo dove tutto ha avuto inizio, prima dei tredici anni vissuti in America e prima di tornare in Italia, dove, a partire dal 2020 è capitano delle V nere. Per "il Beli" si è trattato di un ritorno alle origini, avendo iniziato il proprio percorso nelle giovanili bianconere prima di passare alla Fortitudo. Sin dall’infanzia “il Beli” aveva capito che il basket sarebbe stata la sua strada: «La mia passione è nata quando ero molto piccolo, prima dei sei anni, e da subito il mio sogno è stato arrivare a giocare in Nba» ricorda. Un desiderio, quello di giocare in Nba, che si è avverato dopo aver vinto con la Fortitudo il campionato nel 2005. Dal 2007 al 2020, Belinelli ha soggiornato in America, giocando nelle file di diverse squadre, dai Golden State Warriors ai New Orleans Hornets, dai Chicago Bulls agli Atlanta Hawks. Tredici anni intensi nel corso dei quali il Beli ha avuto la possibilità di dimostrare tutte le sue capacità, nonostante all’inizio ci fossero delle difficoltà dovute principalmente «alla lontananza dalla famiglia e dagli amici e alle abitudini alimentari». Tuttavia è stato soprattutto nelle file dei San Antonio Spurs, dove ha giocato dal 2013 fino al 2015 per poi farvi ritorno nel 2018, che il cestista originario di San Giovanni in Persiceto ha forgiato la sua leggenda, vincendo l’Anello Nba nel 2014 e diventando così il primo campione italiano ad aver conquistato il titolo. Un’esperienza irripetibile che lo ha annoverato tra i più grandi cestisti di sempre. In particolare, da un punto di vista personale la squadra dei San Antonio Spurs si è rivelata un ambiente piacevole e coeso anche fuori dal campo: «Gli Spurs per me sono stati una famiglia. Ho stretto legami forti con tutti i giocatori e i membri dello staff», dice Belinelli. Un apprezzamento è stato riservato anche all’allenatore degli Spurs, Gregg Popovich: «Coach Popovich è speciale, come un padre. Di lui conservo un ricordo indelebile che non se ne andrà mai». Se le esperienze passate danno al Beli un valido motivo per essere orgoglioso dei traguardi raggiunti, si può dire lo stesso anche a proposito del presente. Belinelli guarda avanti con fiducia e ottimismo. La stagione di Eurolega tuttora in corso sta andando molto bene. Con quindici vittorie su ventidue partite giocate finora, la squadra di Coach Banchi occupa il secondo posto nella classifica a pari merito con l’Fc Barcelona. I successi della Virtus nella stagione di Eurolega attualmente in corso – come per esempio le vittorie contro il Baskonia, il Bayern Monaco e l’Ldlc Asvel Lyon Villeurbanne – gli danno motivo di grande soddisfazione. «Stiamo giocando bene. Stiamo utilizzando al meglio tutte le nostre risorse: ognuno di noi sta dando il suo prezioso contributo. Nel gioco nessuno si tira indietro. Puntiamo a continuare così e arrivare il più lontano possibile». A consolidare l’impegno a dare sempre il massimo e a mettere in campo tutte le energie possibili è anche il rapporto speciale con i tifosi della squadra, nei confronti dei quali Belinelli prova affetto e riconoscenza per il loro continuo sostegno, anche nei momenti di maggiore difficoltà. «I tifosi della Virtus sono speciali, non esiste nulla di simile in nessun altro sport in Italia. Siamo sempre supportati e questo ci aiuta tanto anche in campo. Essere capitano di questa squadra mi rende molto orgoglioso», sottolinea il condottiero delle V nere. Parole di stima sono state infine rivolte all’allenatore della squadra Luca Banchi: «Coach Banchi è un ottimo allenatore, fa sentire tutti importanti e considerati. Siamo riusciti a creare un ambiente molto bello e stimolante, siamo tutti molto uniti e concentrati sullo stesso obiettivo».

 

Il cestista Marco Belinelli, 37 anni. Foto: Virtus Segafredo Bologna