Città 30
«Credo che qualsiasi provvedimento preso per la sicurezza stradale sia corretto». Queste le parole di Belinda Gottardi, sindaca di Castel Maggiore, in merito al limite dei 30 km/h imposto dalla giunta Lepore. «Sicuramente si potranno apportarvi delle modifiche, ma non eliminarlo», afferma. E poi spiega: «Quando succedono eventi infausti, come incidenti o morti su strada, la colpa viene sempre data all’amministrazione locale. In effetti, ogni sindaco è responsabile per l’incolumità dei propri cittadini. È a tal fine che vengono emessi provvedimenti come questo: per evitare disagi e garantire sicurezza». Ma la Gottardi, oltre a vestire i panni di sindaca, riveste anche il ruolo di vice-presidente Anci della provincia di Bologna. E sarà proprio l’Anci (nazionale) ad avere la possibilità – fino a lunedì prossimo – di presentare osservazioni in merito alla Direttiva del Mit, prima di una sua stesura definitiva. Direttiva verso cui la prima cittadina sferza, però, parole assai critiche. «Non so cosa deciderà Salvini, ma questa è evidentemente una mossa politica – dichiara – ha usato il provvedimento di Lepore come un pretesto per attaccarlo, solo perché appartenente a uno schieramento politico avversario». E aggiunge: «Il ministero non dovrebbe permettersi di intervenire su scelte che spettano all’amministrazione locale. Lo trovo improprio, inopportuno e ingiustificato». Su queste «scelte dell’amministrazione locale», come le chiama la Gottardi, sarebbero infatti concordi la gran parte dei sindaci. «Quando si tratta di decidere per il bene della collettività, tra noi sindaci c’è molta sintonia, a prescindere dal nostro colore e appartenenza politica. Sul limite dei 30 km/h hanno espresso pareri favorevoli sia amministratori di destra che di sinistra, perché tutti siamo concordi nell’adottare provvedimenti che tendano alla sicurezza».
E infatti, a conferma di ciò, è anche l’attuale situazione della città di Olbia dove – già dal 1° giugno 2021 – è in vigore il limite dei 30 km/h. Il primo cittadino Settimo Nizzi concorda con la Gottardi sulla totale autonomia delle amministrazioni locali, negando, dunque, possibili intromissioni da parte del ministero. «Sarebbe più utile che Salvini, invece di discutere con le amministrazioni locali, restasse a loro fianco – dice Nizzi – e si schierasse a favore di quei provvedimenti presi per migliorare la vita dei cittadini». Il sindaco, che definisce i 30 Km/h una «questione di civiltà», afferma di essere «dalla parte delle autonomie locali», in quanto: «Tentare di governare i territori da Roma non porterà a nulla di buono, perché lì non si potranno mai conoscere le specificità di una città». E conclude: «Troviamo assurdo rifarsi a una direttiva del 1979. Il mondo oggi è cambiato e sta a noi garantire sicurezza sulla base delle trasformazioni attuali».
E «garantire sicurezza» è una priorità anche per Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci nazionale. «Apprezziamo l’invito del ministro Salvini a confrontarci sul testo della sua direttiva e a condividere le scelte sui limiti di velocità nelle aree urbane – ha dichiarato Decaro in merito della direttiva emanata dal Mit – la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti è da sempre la priorità assoluta di tutti i sindaci, che sono i più titolati a valutare le diverse situazioni locali, le esigenze della mobilità e quelle legate alla sicurezza». E, in attesa dell’incontro di oggi con il ministro, il presidente Anci conclude: «Pensiamo sia importante continuare a collaborare per sensibilizzare i cittadini e siamo fiduciosi che troveremo con Salvini le soluzioni migliori».
In copertina: Sullo sfondo la città di Olbia, con il volto del sindaco Settimo Nizzi. Foto Ansa.
Collage realizzato da Nikol Ceola