Bologna FC 1909

Il sogno della qualificazione a una competizione europea sta scaldando i cuori dei tifosi rossoblù. Il gruppo e i risultati collezionati finora fanno ben sperare Alessandro Salomoni, 50 anni, vice presidente del Bologna Football Club Pesaro: «Siamo tutti ottimisti nel nostro club. Abbiamo buone possibilità – ma ricorda – Potremmo avere quattro punti in più, visti due o tre scivoloni degli arbitri». Andrea Coppari, 53 anni, presidente del Centro Bologna Clubs, associazione che dalla stagione 1963-1964 raccoglie il tifo rossoblù, è d’accordo: «Se aggiungiamo il gol regolarissimo a Monza e a Torino il rigore clamoroso con la Juve, eri terzo o quarto». «Già la scorsa stagione sei arrivato a due punti. – aggiunge - Con Verona e Empoli hai perso due partite, quando potevi fare almeno un paio di punti ed eri in Conference League al posto della Fiorentina, con cui hai vinto all’andata e al ritorno (la Fiorentina si è qualificata in Conference League dopo la squalifica inflitta dalla Uefa alla Juventus, ndr). È la coppa meno importante ma sarebbe già un bell’inizio per tornare a sognare». Francesco Nanni, 18 anni, del club “Xa vut dalla vétta” di Casalecchio, è più prudente: l’Europa è una possibilità «più concreta rispetto agli altri anni» ma è ancora lunga e «ci sarà da fare un salto di qualità con il Sassuolo e poi con la Lazio, che alla fine diventa nostra diretta contendente della Conference».

Sono tutti d’accordo sul grande lavoro svolto dall’allenatore Thiago Motta sulla squadra, che ha piacevolmente stupito Nanni. Per Coppari «è un plus clamoroso. Oltre a essere una grande persona è un allenatore top – dice - Sarebbe importante arrivare in Europa perché con un progetto importante di crescita continua, Thiago potrebbe decidere di rimanere e diventare grande con noi».

In un collettivo di elementi validi, sembrano essere diversi i giocatori in grado di aiutare la squadra a raggiungere il traguardo: «Zirkzee disegna calcio, Orsolini, Karlsson, Ndoye. Ci sono una serie di giocatori, laterali soprattutto, di indubbia qualità», spiega Coppari, ma non manca una menzione a De Silvestri «capitano sia fuori che dentro il campo», per Francesco Nanni.

L’ultima volta che il club ha calcato un palcoscenico Uefa era nella Coppa Intertoto del 2002 ma la semifinale di Coppa Uefa del 1999 persa con l’Olympique Marsiglia è rimasta impressa nei cuori dei tifosi. «Con i miei amici si parlava già di andare in trasferta alla finale. Siamo rimasti "traumatizzati"», ricorda Salomoni. Coppari racconta di «uno 0 a 0 giocato bene all’andata, poi al ritorno ci hanno buttato fuori con il pareggio e un rigore regalato al Marsiglia. Il tragitto che porta a quella semifinale però è stato meraviglioso – aggiunge - Mai avrei pensato che sarebbero passati così tanti anni però piano piano arriviamo».

 

La curva festeggia dopo il gol dell'1-0 di Orsolini contro l'Empoli. Foto: Ansa