competizioni

È un periodo particolarmente favorevole per lo sport made in Emilia-Romagna: dopo gli ottimi risultati ottenuti finora nella corsa per l’Europa del Bologna Fc e della Virtus – che sta aspettando la costruzione della propria arena in zona Fiera –, è arrivata anche la vittoria della Ducati al mondiale di Moto Gp. «Sicuramente quello della Ducati è un successo che, se non è direttamente bolognese, è collegato al nostro territorio. Come la bellezza attrae bellezza, le vittorie attraggono eventi e attività anche qui», riflette l’assessora con delega allo sport Roberta Li Calzi.

L’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, poi, è stata il teatro delle qualificazioni che hanno permesso alla nazionale italiana di tennis, lo scorso settembre, di conquistare la Coppa Davis a Malaga lo scorso 27 novembre e l’aspirazione, ora, è portare le finali di Coppa Davis del 2024 proprio a Bologna. «È tutto molto prematuro», frena Li Calzi. «Certo è che, quando la Coppa Davis è arrivata in città, l’obiettivo era restarci per cinque anni. Per quello che è stata l’organizzazione delle fasi preliminari, io credo che non ci sarebbe nulla di strano se ci fosse una candidatura a ospitare le finali».

Da un punto di vista pratico, valuta il presidente del Coni regionale Andrea Dondi, che si giochi a Bologna o in un’altra provincia l’importante sarebbe avere impianti capaci di ospitare la mole degli spettatori e un’adeguata capacità alberghiera. «Sul piano promozionale dello sport e del territorio, poi, un evento come la Coppa Davis potrebbe far solo bene. Servirebbe per promuovere l’Italia, l’Emilia-Romagna e, potenzialmente, Bologna».

Lo sport felsineo non guarda al futuro solo nel tennis. Il Tour de France farà tappa nel 2024, e a gennaio si disputeranno semifinale e finale della Superlega di pallavolo a Casalecchio di Reno. Ma d’altronde, tra Final Four di Superlega, Nations League ed Europei, «la pallavolo ormai è di casa, qui», scherza Roberta Li Calzi.

Bologna capitale dello sport, quindi? «Mi piace pensare che, in qualche modo, già lo sia», considera l’assessora. «È un obiettivo ambizioso ma non inverosimile, partendo non solo da eventi in città di carattere nazionale e internazionale, ma da eventi sportivi con risonanza mediatica minore. Bologna sta diventando casa di tante diverse discipline sportive. In chiave di valorizzazione del territorio, poi, lo sport è una realtà sempre più assestata: il turismo sportivo è già una realtà».

 

 

Foto di Ansa