Guerre Stellari

Partita di Quidditch

Chi non ha mai desiderato inforcare la propria scopa volante e sfrecciare a tutta velocità tra le alte torri di Hogwarts? Quante volte avremmo voluto sguainare la nostra spada laser per combattere a fianco del Maestro Obi-Wan? Se siete tra i tanti appassionati delle saghe di Harry Potter e Star Wars, sappiate che i vostri sogni potrebbero diventare realtà: la Tortellino Laser Asd e la Bologna Quidditch A.S.D vi porteranno a rivivere le gesta dei vostri paladini preferiti. Poco importa se non avete visto tutti i film o saltato qualche capitolo dei libri, entrambe le associazioni vi accoglieranno facendovi scoprire una realtà sportiva divertente e adatta a tutti.

 

Un grande campo rettangolare, cinque palloni e tre anelli per squadra. Per tutti e quattordici i giocatori, divisi in due squadre, una scopa costituita da un palo in pvc come handicap per il movimento. Scopo è segnare all’interno degli anelli avversari con una pluffa, una palla da volley sgonfia. Bisogna però schivare le pallonate dei bolidi avversari, tre sfere da dodgeball che costringono, una volta colpiti, ad abbandonare la scopa e tornare ai propri anelli in attesa di rientrare in gioco. A questo si aggiunge il boccino, una palla da tennis inserita in un sacchetto di stoffa affidata a un ufficiale neutrale, la cui cattura comporta la conquista di trenta punti. Questo è il Quidditch, lo sport della saga di Harry Potter, nato dalla penna di J.K. Rowling e approdato nel mondo reale nel 2005 dall’idea di alcuni studenti del college statunitense di Middlebury. Da qualche anno è sbarcato anche a Bologna, grazie alla passione di un giovane trentino arrivato a studiare sotto le Due Torri.

 

Da subito lo sport ha avuto una grande diffusione, con la formazione di migliaia di squadre e di organizzazioni. La più importante di queste è la statunitense International Quidditch Association (Iqa), nata nel 2010, che fornisce e aggiorna il regolamento ufficiale e si occupa delle competizioni tra le diverse nazionali. Il Quidditch è una disciplina sportiva inclusiva e di
contatto, che si ispira fantasiosamente al gioco del
maghetto inglese, ma trova nella sua esecuzione pratica una commistione di rugby, palla a mano, dodgeball, calcio, pallacanestro e addirittura arti marziali. Non mancano infatti scontri, placcaggi, resse, sbilanciamenti e atterramenti, soprattutto durante la frenetica e spettacolare cattura del boccino. In Italia la prima competizione si è svolta a Milano nel 2012, catturando subito l’attenzione di tutti i “potteriani” della penisola. Grazie ai canali social hanno cominciato a formarsi gruppi e collettivi che hanno portato alla nascita di una lega italiana e di quattordici squadre attualmente attive, tra cui la bolognese Hinkypunks, fondata dal trentino Alberto Nicolini. Venuto a conoscenza del gioco tramite alcuni video online, una volta a Bologna Alberto ha deciso di scendere in campo.
Attraverso diversi gruppi studenteschi su Facebook è riuscito, nell’estate del 2014, a formare un piccolo nucleo di quattro/cinque appassionati. Nel 2017 è diventata Asd, arrivando attualmente a superare la quarantina di soci. «Puntiamo molto sul reclutamento tramite Facebook, Instagram e qualche evento cittadino; abbiamo anche il nostro torneo, giunto alla terza edizione» spiega Alberto «accogliamo richieste di ragazzi e ragazze, soprattutto studenti e anche tanti Erasmus». Nati come fan della saga, con il tempo hanno abbracciato maggiormente la visione sportiva.

 

Il Quidditch è un gioco per cui diventano necessari la cooperazione e la capacità di stringere forti legami con i propri compagni. Tutti elementi che rappresentano una grande attrattiva: non a caso Alberto racconta che «negli anni diverse persone che hanno partecipato non avevano mai visto i film o letto i libri della saga, si appassionavano proprio allo sport, al suo essere energico, misto e di contatto». Ne è un esempio Micheal, ragazzo bolognese che si è unito alla squadra conoscendo poco o nulla del mondo di Harry Potter, stregato dal gioco del Quidditch. Gli Hinkypunks hanno conquistato molti podi a livello nazionale e qualificazioni europee, inoltre contano un gran numero di soci convocati dalla nazionale italiana. Accanto alla mentalità più competitiva offrono la possibilità di approcciarsi al mondo del Quidditch in modo amatoriale, continuando a fare di rispetto e inclusività i propri valori caratteristici.

 

Nella città delle Due Torri c’è spazio anche per i fan di un’altra delle saghe più famose e apprezzate al mondo. La Tortellino Laser Asd è infatti la prima scuola indipendente di Bologna a proporre il Laser Combat e a offrire la possibilità di imparare le forme di combattimento con la spada laser dell’epopea di Star Wars. Il Laser Combat è una disciplina schermistica nata nel 2006 dal franchising italiano Ludosport, da cui sono fuoriuscite tante piccole realtà che hanno ben presto aperto vere e proprie scuole per insegnare le tecniche degli spettacolari duelli tra Jedi e Sith. È proprio in una di queste che Lorenzo Mistroni, cofondatore della Tortellino Laser e con un passato nella nazionale italiana di scherma giapponese, muove i suoi primi passi. Ma ben presto decide di cambiare rotta. Insieme ai soci Francesco Paolini e Claudio Verri prende la decisione di mettersi in proprio, dando vita a una disciplina con una maggiore impronta da arte marziale, proponendo un tipo di scherma più elaborato e tecnico, ma allo stesso tempo creando un clima meno competitivo e più ludico. Nel marzo del 2019 nasce così l’associazione Tortellino Laser, battezzata in questo modo per mettere in risalto la componente giocosa dalla quale non intendono separarsi mai. Una filosofia semplice e chiara che Lorenzo racconta così: «Il duello che mettiamo in scena è soprattutto comunicazione e divertimento, si combatte con l’avversario e non contro di lui. La foga del fare punti o vincere a tutti i costi qui non trova spazio, ognuno si mette a disposizione dell’altro» del resto, aggiunge «anche nei film, durante le lotte, la parte coreografica è prevalente ed è quella che attrae tutti». È proprio questo il principale punto di forza della scuola, diventata ben presto protagonista di una crescita formidabile: in soli tre anni ha raggiunto la quota di quaranta soci. Tra questi Valerio, giovane bolognese allievo della Tortellino fin dalla sua fondazione, convinto dall’approccio ludico e didattico della scuola. I provetti Jedi hanno tra i 10 e i 65 anni: «La disciplina» spiega Lorenzo «viene plasmata in base alla persona e adattata al suo stile, alla sua fisicità e alle sue capacità».Le tecniche di base sono comunque comuni a tutti e derivano non solo dalla saga di Guerre Stellari, ma sono codificate e implementate con diverse discipline schermistiche e arti marziali, come il Kendo giapponese o il Dao cinese. La spada laser, realizzata e fornita direttamente dall’associazione, è costituita da una striscia di led “xenopixel” resistente agli urti e che permette di scegliere diversi effetti visivi e colori. Vedendola roteare luminosamente durante gli spettacolari e coreografici duelli si ha proprio l’impressione di essere catapultati in una “Galassia lontana lontana”.


Il consiglio è di farsi trasportare dalla curiosità. Ad
accogliervi ragazzi e ragazze che spinti dalle proprie passioni hanno saputo mettersi in gioco, creando associazioni innovative con l’obbiettivo di portare tanto divertimento e un pizzico di magia per tutti.

 

In foto una partita di Quidditch. Foto concessa da Bologna Quidditch A.S.D