Torri
«Finché il bene presenta degli ammaloramenti, come pare, difficilmente l'Unesco prenderà in considerazione la candidatura della Garisenda», queste le parole del viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, a proposito della candidatura delle Due Torri a patrimonio Unesco. Continua quindi la polemica, dopo il botta e risposta dei giorni precedenti tra il sindaco Lepore e il centrodestra, che ha infiammato la città. A margine del congresso in memoria di Carlo Monti organizzato dalla Fondazione Carisbo, Bignami ha voluto sottolineare il lavoro del ministro della Cultura: «Il ministro Sangiuliano sta dimostrando grande attenzione. La proposta del riconoscimento di patrimonio Unesco, di cui noi per primi avevamo parlato con lui, è certamente una cosa che può costituire un approdo».
Non mancano infine gli attacchi nei confronti dell’amministrazione: «Con un pochino più di attenzione e prevenzione si sarebbe potuta evitare questa situazione - insiste il viceministro - Confidiamo che chi ha la responsabilità di garantire lo stato di conservazione del bene, cioè il Comune, faccia quel che si deve. Noi faremo la nostra parte confidando che ci sia chiarezza e trasparenza su quel che è necessario fare», ha concluso il sottosegretario.
Sull'iscrizione nell'Unesco si sono invece detti molto più possibilisti i tecnici del Comune, ma non solo. Il World Heritage Center ha infatti già dato l'ok alla possibilità di poter modificare i confini di un sito già iscritto, seguendo uno specifico processo che indichi le necessità di queste modifiche. Ciò elimina ogni dubbio riguardo le dichiarazioni di Sgarbi sull'impossibilità di candidare la Garisenda, in quanto si tratterebbe del secondo sito nella stessa città. In questo casi si tratterebbe infatti di un allargamento di un sito già esistente, per cui il problema non si porrebbe nemmeno.
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