Primarie
Stefano Bonaccini è in testa in provincia. Elly Schlein, sostenuta dal sindaco Matteo Lepore, riscuote successo dentro le mura. Forte distacco per gli altri due candidati: Gianni Cuperlo all’8,2% e Paola De Micheli allo 0,92%. Si è concluso così il primo weekend di voto per le primarie del Partito democratico.
Da venerdì 3 febbraio al 12, gli iscritti al Pd sono chiamati al voto per la segreteria di partito nei vari circoli. In città hanno già votato 15 circoli, che vedono Bonaccini e Schlein appaiati intorno al 45%. Gli altri circoli di città e provincia si riuniranno e voteranno entro il 12 febbraio.
Fuori dalle mura, sono 17 punti percentuali a separare Bonaccini e Schlein. Questi dati sembrano suggerire la preferenza per Bonaccini nelle aree provinciali. A tal proposito, il vice segretario del Pd Bologna, Matteo Meogrossi, commenta: «I numeri non sono contestabili. Sicuramente Elly Schlein recupera in città e va peggio in provincia». Continua: «Stefano vince sia in città, che fuori e questo consegna un quadro che premia il suo lavoro sia da presidente, sia come segretario di regione (quando lo è stato)».
Riguardo l’affluenza del primo weekend di votazioni, Meogrossi si dice soddisfatto: «C’è stata una grande partecipazione. Hanno votato una quarantina di circoli, che rappresentano il 40% della platea congressuale». I dati di affluenza sono superiori di quelli del 2021, «segno di un congresso che è in crescita» conclude il vice segretario del partito.
Ai circoli non solo militanti storici e affezionati. «A partecipare anche tante iscritte e iscritti da poco» dice Meogrossi. Una tale affluenza è «il risultato del fatto che il congresso nazionale e la situazione che il partito sta vivendo sono molto sentiti». Secondo il vice segretario del Pd è anche merito dei candidati, che sono riusciti ad avvicinare chi se ne era andato e chi non c’era mai stato.
Nell'immagine, Bonaccini e Schlein. Fonte: Ansa