abitazione

339 alloggi di edilizia residenziale pubblica saranno ristrutturati entro il 2024 e assegnati entro il 2025. L’intervento è parte della strategia “Sfitto zero”, parte del Piano per l’abitare del Comune di Bologna. La vicesindaca con delega alla casa, Emily Clancy, sottolinea l’elemento ambizioso e sfidante dell’azione: «Vogliamo portare a zero lo sfitto entro il mandato. È una missione molto importante, che non è mai stata raggiunta nella nostra città. Quello che vogliamo fare è aggredire lo sfitto strutturale – spiega Clancy – C’è uno sfitto strutturale di diverse centinaia di appartamenti che sono fermi da anni perché avevano un costo dei lavori importante. Alcuni erano fermi dal sisma del 2012».

La ristrutturazione riguarderà anche alloggi per cinque o sei persone che «sono quelli di cui abbiamo più bisogno per scorrere la graduatoria di attesa per una casa popolare. I nuclei che hanno queste dimensioni molto spesso sono quelli in attesa da più tempo», afferma la vicesindaca. Gli appartamenti ristrutturati insieme a quelli liberati per il turnover ordinario permetteranno di raggiungere l’obiettivo dei 500 alloggi ripristinati e assegnati annualmente.

«Siamo pronti», dice Marco Bertuzzi, presidente Acer, che ricorda le «cinquemila persone in lista d’attesa per una casa popolare», un trend non in calo ma in crescita. «Noi abbiamo sempre uno stock di 600-700 alloggi sfitti, che contiamo di “aggredire” con la parte straordinaria ma anche garantendo le manutenzioni e il rispristino ordinario – aggiunge Bertuzzi – L’obiettivo “Sfitto zero” è molto sfidante ma lo era anche quello della riqualificazione energetica e i 45 milioni di euro per i cantieri fatti testimoniano che con impegno e con lavoro si può raggiungere il risultato».

Gli interventi verranno finanziati con fondi europei Fesr Pon Metro plus 2021-2027 per 7,5 milioni. Acer, già individuato nel 2020 dal Comune come gestore degli immobili Erp, ha ricevuto dalla Giunta le funzioni aggiuntive necessarie per svolgere i lavori, che cominceranno all’inizio del 2024, e un anticipo pari al 10% dell’importo complessivo (750mila euro). Gli immobili già ispezionati subiranno operazioni di restauro diversificate a seconda della data di costruzione, che prevedono anche il ripristino integrale e il rifacimento degli impianti per quelli costruiti prima del 1990.

Gli alloggi interessati sono distribuiti su tutto il territorio comunale: 18 tra Barca e Santa Viola, 128 tra Bolognina, Corticella, Navile e Pescarola, 31 tra piazza dei Martiri, Malvasia e l’area del Dall’Ara, 116 tra Cirenaica, Pilastro e San Donato, tre tra Centro e San Mamolo e 43 a Foscherara.

Il raggiungimento degli obiettivi del programma Pon Metro plus entro la fine del 2025 permetterà di sbloccare risorse pari a 2,6 milioni da usare per una seconda tranche di ristrutturazioni, che riguarderà altri 106 alloggi da ripristinare entro la fine del 2026.

 

Marco Bertuzzi, presidente Acer, e Emily Marion Clancy, vicesindaca di Bologna con delega alla Casa. Foto: Dire