Occupazioni

All’indomani delle due occupazioni sgomberate in via di Corticella e viale Filopanti e dopo una lunga giornata di proteste e scontri con le forze dell’ordine, durante i quali è rimasto ferito, tra gli altri, il capo della Digos Antonio Marotta, il sindaco Lepore lancia un appello per “abbassare la tensione” in città sul fronte casa.

«Siamo appena andati in Giunta con un piano da 7,5 milioni di euro per lo sfitto zero – ha detto il primo cittadino a margine della conferenza stampa di illustrazione del programma pensato per l’abitare – Dobbiamo il più possibile andare avanti e siamo determinati sul fare della casa una politica importante per questo nostro mandato. Bisogna abbassare la tensione e collaborare tutti per questo obiettivo, credo».

Manifestazioni di apprensione per le vicende accadute ieri anche da parte del sindacato di polizia Siulp, che esprime la “più calorosa solidarietà ai colleghi feriti e vittime di aggressioni durante l’espletamento del servizio” e una “corale e convinta condanna da parte di tutti”. Condanna che proviene, lamenta il sindacato, «dall’ennesima aggressione nei confronti delle donne e degli uomini in divisa, un rituale che ormai sembra abbia assunto un appuntamento con cadenza giornaliera».

Nel frattempo la politica si divide su due fronti: chi sostiene e chi condanna gli occupanti. Tra questi ultimi, Italia viva chiede al Comune la «la massima severità nei confronti dei protagonisti delle occupazioni abusive e delle violenti e incivili manifestazioni». I renziani, dal canto loro, invocano un passaggio diretto all’azione, convocando una «commissione urgente del Consiglio Comunale per prendere in esame la revoca di ogni convenzione con le associazioni collegate agli attivisti, con cui il nostro Comune dialoga e assegna, anche direttamente, locali e fondi pubblici». Parole risolute arrivano infine dalla Lega, nella persona del consigliere comunale Matteo Di Benedetto, che chiede al sindaco Lepore “di solidarizzare con gli agenti feriti e ringraziare per gli sgomberi”, e punta il dito verso la prima carica cittadina, affermando che «se decide di non farlo, perché non riesce a essere davvero il sindaco di tutta la città e non vuole difendere la legalità, allora lo invitiamo a dimettersi perché significa che è totalmente inadatto al ruolo che ricopre».

Dall’altro lato, c’è chi appoggia gli autori delle occupazioni. Se, infatti, Sinistra Unita manifesta la “massima solidarietà agli occupanti” (gli attivisti del Cua hanno condiviso sui social la prognosi di 73 giorni per i manifestanti coinvolti negli scontri) assicurando pieno appoggio a «tutte le iniziative che pongono il diritto dell’abitare in cima alle priorità sociali, in una città dove si affronta questo problema ricorrendo al manganello», anche le insegnanti dei bambini convolti nello sgombero del 115 di via di Corticella cercano di farsi sentire. E lo fanno con una lettera indirizzata ai giovani studenti: «Ogni giorno purtroppo vediamo famiglie sempre più in difficoltà economiche e abitative, e di conseguenza vediamo ragazzi e ragazze che faticano sui banchi di scuola. Di certo senza casa non si può studiare – scrivono le educatrici - Cari studenti, care studentesse, vi aspettiamo in classe, sperando che siate voi a costruire il futuro migliore che vi meritate».

 

 

 

Nell'immagine lo stabile occupato di via di Corticella. Foto: Ansa