Alluvione
Centosei milioni di euro donati dalle Regioni italiane per le imprese agricole emiliano-romagnole colpite dall’alluvione. Lo annunciano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi.
«Oggi è una buona giornata - dice Bonaccini - voglio ringraziare la Conferenza delle regioni, i colleghi presidenti e il ministro Lollobrigida per la solidarietà dimostrata. I 106 milioni non erano scontati e rappresentano un ulteriore tassello per continuare a dare una mano a chi ha subito danni». L’assessore Mammi si pone come obiettivo quello di «ricostruire tutto al 100% per ripartire più forti di prima. Bologna e la Romagna sono il cuore pulsante dell’agroalimentare di una regione che è la food valley del Paese e deve continuare a esserlo».
Le nuove risorse provengono dal Complemento di Sviluppo Rurale delle singole regioni che hanno concesso in via solidale i fondi per risanare l’agricoltura dell’Emilia-Romagna. Serviranno per la prevenzione e il ripristino del materiale produttivo, per interventi di prevenzione del dissesto e delle frane e per il rilancio delle aziende frutticole.
Dopo un anno difficile per il comparto agricolo - segnato dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici come l’alluvione, le gelate tardive e la siccità – le risorse regionali rappresentano una boccata d’ossigeno. A oggi il totale dei fondi stanziati ammonta a 327 milioni, tra soldi nazionali ed europei.
Per la precisione 100 milioni provengono dal Fondo di crisi europeo (con un cofinanziamento statale), altri 100 milioni sono stanziati dalla legge 100/2023 - che indennizza le imprese per le perdite produttive e per il ripristino delle strutture - ulteriori 21 milioni vengono dal Programma di sviluppo rurale regionale a cui si aggiungono, ora, i 106 del fondo di solidarietà regionale.
L’agricoltura è il settore economico più colpito dagli eventi di maggio con danni calcolati in 912 milioni di euro, 11.300 imprese colpite e 280 ettari - il 27% della superficie agricola complessiva - danneggiati. E su questo punto Bonaccini chiarisce che la strada è ancora lunga e torna ad attaccare il Governo. «Siamo appena a un terzo del totale delle risorse necessarie. Se si dice ai cittadini che verranno risarciti al 100% bisogna che le risorse arrivino tutte. Il Governo dovrà ripensare e fare marcia indietro su quella norma sbagliata che esclude i beni mobili dal risarcimento».
Resta quindi ancora un gap di circa 600 milioni di euro da colmare per coprire interamente i danni subiti dall’agricoltura regionale. Per questo l’assessore Mammi chiede «alla struttura commissariale di trovare risorse mancanti».
Da sinistra: Stefano Bonaccini, Alessio Mammi e Valtiero Mazzotti. Foto: Lorenzo Grosso