Garisenda

Eventi, manifestazioni e iniziative per ripopolare via San Vitale e le zone all’ombra della Garisenda. Lo ha stabilito ieri il Consiglio comunale, che dà seguito alle richieste del gruppo civico Bologna ci piace. La giunta Lepore, inoltre, dovrà «promuovere sin da subito – si legge nel documento – allestimenti natalizi ed eventi coinvolgendo gli esercenti e residenti della zona».

È stato parallelamente approvato anche un ordine del giorno dell’opposizione, emendato poi in aula: Paola Francesca Scarano, del gruppo misto, invita il sindaco a «valutare di concerto con le associazioni di categoria l'organizzazione di eventi per dare visibilità e attrattività alle attività commerciali oggetto del cantierone». Scarano, insomma, dà voce ad alcuni commercianti della zona, preoccupati per la chiusura al traffico dei veicoli e per i lunghi tempi dei cantieri: molti esercenti temono ripercussioni sui loro incassi.

Occorrerà – secondo un terzo punto approvato, stavolta del Pd – «attuare un piano di mobilità di emergenza per la fase attuale che garantisca la tenuta del trasporto pubblico locale»: è il momento, questo, di creare un percorso partecipato per ridefinire lo spazio pubblico e l’intera vivibilità del centro storico. Verrà creato un apposito gruppo di lavoro, dedicato alle problematiche dei residenti e alle esigenze dei commercianti.

Sulla questione Garisenda, comunque, giunta e opposizione continuano a scontrarsi: oggi Fdi ha depositato in Procura un esposto contro ignoti, mentre la Lega sostiene che «si è aspettato fino a quando il caso Garisenda non è stato sollevato dalla sovrintendente Francesca Tomba e dal sottosegretario della Lega Lucia Borgonzoni. L’operato di questi giorni è stato più che altro indotto dall’azione di Governo e sovrintendente». Per Matteo Di Benedetto, capogruppo Lega, e Cristiano Di Martino, segretario cittadino, il sindaco non starebbe coinvolgendo adeguatamente le associazioni di categoria e la cittadinanza della zona. «A nostro avviso – dicono – anche il Consiglio comunale straordinario, senza possibilità per categorie e cittadinanza di intervenire, è stato più un palcoscenico che uno strumento pienamente partecipativo».

Lepore, riferendosi al gesto di Fdi, definisce «una furbata» presentare l’esposto proprio nel giorno in cui nel Consiglio si presentano le varie carte: «È una caduta di stile. C’è bisogno di proposte, non di esposti». Sui quali, tra l’altro, punta il dito anche il consigliere di Coalizione Civica Detjon Begaj: da inizio mandato ne sarebbero stati presentati 23. Nel Pd, invece, Michele Campaniello attacca la destra, ricordando che, in passato, l’opposizione non ha mai votato a favore degli interventi alla Garisenda

 

In foto le due torri. Immagine di Tommaso Corleoni