Alluvione
All’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si torna a parlare di alluvione e ricostruzione. A fare il punto della situazione su ciò che è stato fatto e sui prossimi provvedimenti è stato il commissario straordinario alla ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, presente assieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
In apertura dei lavori la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti - dopo aver fatto osservare un minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dal fidanzato a Vigonovo - ha voluto soffermarsi sulla piaga dei femminicidi. «Siamo di fronte a un’emergenza sociale e culturale che tramortisce le coscienze di tutte e di tutti noi - ha detto Petitti - e che ci impone di riflettere su ognuna di queste morti, su come sempre più spesso siano coinvolte ragazze giovani, assassinate da ragazzi altrettanto giovani. È necessario un impegno educativo e culturale che deve riguardare tutte e tutti noi e, fatemelo dire, anzitutto gli uomini».
Successivamente ha preso la parola il generale Figliuolo che ha esplicitato il quadro economico delle misure già in campo e di quelle future per far fronte ai danni dell'alluvione. «Abbiamo stanziato quasi 1.5 miliardi per la ricostruzione pubblica – ha ricordato il commissario - per oltre 5.000 interventi, con un grande focus sulla difesa idraulica. E a breve arriveranno altri 100 milioni per ulteriori 500 interventi». Alcune opere sono già partite, altre inizieranno a breve con i cantieri.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata, che riguarda gli indennizzi ai cittadini e alle imprese, Figliuolo ha informato che la dotazione, ad oggi, è di 640 milioni ma il primo gennaio ne verranno aggiunti altri 700 grazie al credito di imposta».
L’obiettivo è arrivare al 100% dei rimborsi promessi dal Governo. Al momento però non sono previsti ristori per i beni mobili dei privati e su questo punto si è scagliato Bonaccini. «Nelle alluvioni vanno perduti oggetti come, la lavatrice, la macchina o il motorino. Se non dai rimborsi per queste cose dove è il 100% degli indennizzi?». E lancia la sfida alla Meloni: «sono sicuro che il Governo cambierà idea sui beni mobili». Per la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, «proprio per questo alcune famiglie, scoraggiate non faranno neanche domanda e questo è un problema». A chiudere i lavori è stato Bonaccini che promette «collaborazione massima al Governo ma - avvisa - non arretreremo di un solo millimetro fino a che la ricostruzione non sarà completa».
Nella foto il generale Francesco Paolo Figliuolo e il presidente Stefano Bonaccini