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Anche sotto le Due Torri va in scena lo sciopero generale contro la manovra indetto da Cgil e Uil. Al centro della protesta salari, pensioni, welfare, fisco e salute. La protesta, che coinvolgerà sia i dipendenti pubblici che i privati, si svolgerà in due distinti venerdì: il 17 scenderanno in piazza i dipendenti pubblici, della sanità, della scuola, del welfare, della conoscenza, compresi i lavoratori dei servizi in appalto. Una settimana dopo, il 24, i lavoratori del settore privato.
«Viviamo un'emergenza salariale senza precedenti, per questo chiediamo il rinnovo del contratto lavoro dei dipendenti pubblici, per recuperare l'inflazione. Stanziare la stessa cifra del triennio precedente, con l'inflazione che c'è stata, vuol dire prevedere una riduzione secca dello stipendio di oltre il 16%», spiega il segretario della Camera del lavoro, Michele Bulgarelli.
Con questo sciopero vogliamo unire il Paese", assicura il segretario della Uil dell'Emilia-Romagna, Marcello Borghetti che, sul tema del lavoro aggiunge: «Non ci sarà un euro di differenza nelle paghe a gennaio e c'è problema di politica industriale, come dimostrano le crisi esplose a Bologna con Marelli e La Perla».
Il primo appuntamento per gli scioperanti, quello del 17 novembre, sarà in piazza del Nettuno, mentre il 24 novembre il ritrovo sarà in piazza XX Settembre, da dove partirà un corteo che attraverserà il centro fino a piazza Santo Stefano, dove si terrà il comizio finale del segretario nazionale della Fiom, Michele De Palma.
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