Comunali

«Circa un mese fa abbiamo avuto una interlocuzione con Federica Mazzoni, la segretaria provinciale del Pd. Ci è stata proposta una santa alleanza a livello metropolitano contro la destra. Abbiamo risposto no, perché non crediamo si possa costruire una alleanza contro qualcuno».

Parla così Marco Lombardo, senatore di Azione, di una possibile alleanza con il Pd per le prossime elezioni amministrative. Il senatore, assieme al neo-eletto segretario provinciale Serse Soverini, ha fatto chiarezza sulla linea politica dei calendiani in vista del voto per i sindaci e sulla sua partecipazione al congresso bolognese di Fratelli d'Italia: «Come Azione abbiamo fatto una assemblea nazionale e abbiamo invitato i segretari delle principali forze politiche e, ovviamente, Giorgia Meloni. Successivamente Fratelli d’Italia ha ricambiato la cortesia. Il loro primo congresso nazionale si teneva a Bologna, Calenda non poteva venire e ha delegato me. Che la mia presenza abbia fatto scalpore è sintomatico dell'inquinamento del dibattito politico. Ormai basta un invito per immaginare chissà quale svolta ma con me erano presenti anche il cardinale Zuppi e i presidenti di Confindustria e dell'alleanza delle cooperative».

E su possibili alleanze: «Per noi non esiste la logica del nemico ma dell'avversario politico. E del resto Fdi non è Forza nuova ma un partito di maggioranza eletto dai cittadini. Durante il congresso è stata Forza Italia a farci delle offerte. Dopodiché, Azione non è disposta a sostenere dei candidati di Fdi mentre siamo pronti a dialogare con il centro-sinistra e infatti avevamo chiesto nei comuni sopra i 15.000 abitanti di essere coinvolti nella costruzione della coalizione o nell'individuazione dei candidati sindaci. Siamo però pronti anche a sostenere candidature civiche alternative al Pd».

Ha parlato anche Serse Soverini, neo segretario provinciale di Azione alla sua prima uscita pubblica. Soverini ha spiegato la sua agenda politica e ha toccato tanti temi. A partire «dal silenzio assordante sul Pnrr» su cui si definisce molto preoccupato dato che «è l’unica vera possibilità di crescita per questo paese», per poi toccare i problemi dell’area metropolitana che ritiene «venga considerata una zona depressa», la mobilità e, ovviamente, il problema abitativo riguardo al quale ha dichiarato: «A Bologna, dice Lombardo, non c'è il problema di trovare lavoro, ma spesso le persone lo devono abbandonare perché non trovano casa. C’è il concreto rischio di trasformare Bologna in una cartolina per turisti».

 

Foto di Federico Iezzi. Nell'immagine Serse Soverini e Marco Lombardo