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Dopo aver portato la Ryder Cup 2023 a Roma, la Federazione italiana di golf guarda all'Emilia-Romagna. A Cervia, più in particolare all'Adriatic golf club, infatti dal 27 al 30 giugno 2024 si disputerà l'81esima edizione dell'Open d'Italia. Seconda novità annunciata: riguarda l'85esima edizione, che invece si svolgerà al Golf club Argentario di Monte Argentario (Grosseto).
Dopo un bilancio dell'esperienza romana, Franco Chimenti, presidente della Federazione sentenzia: «L'Emilia-Romagna è la sede giusta. Ora si apre una nuova era del golf italiano. Non potevamo non prendere in considerazione questa Regione colpita gravemente da un evento tanto negativo. Sono certo che sarà un Open che lascerà il segno. Finalmente - puntualizza Chimenti - si apre una strada in sintonia con il turismo, lo dimostrano le nazioni che ci hanno preceduto, Spagna, Danimarca, Francia. La competizione che si svolgerà a Cervia inoltre è abbinata a quella che si disputerà nel 2025. Incredibile che la Toscana, proprio gli scorsi giorni, abbia affrontato un’afflizione simile a quella vissuta dall'Emilia-Romagna. Per questo, speriamo che l'Open possa aiutare e siamo contenti della scelta. Sono solo dispiaciuto - chiosa - che il presidente Eugenio Giani non possa essere qui oggi». La speranza insomma è che si ripetano i numeri della passata Ryder Cup perché, come sottolinea Chimenti - «si sa, quello del golf è un turismo ricco». Porta soldi, persone, strutture ricettive piene e code ai ristoranti.
Massimo Medri, sindaco di Cervia, ricorda che la città «ha creduto nel golf sin dagli anni Ottanta. Difatti per noi lo sport è da sempre un elemento trainante. L'Adriatic club è un campo pubblico, affidato sì a un club ma che, in maniera non scontata, nasce su impulso del pubblico. Noi siamo già attivi e vogliamo essere all'altezza. Non solo per l'allestimento del campo, ma anche come città. Ampliando lo sguardo il primo cittadino puntualizza: «Nel calendario sportivo regionale mancava il golf. C'è inoltre una concomitanza virtuosa: il passaggio del Tour de France, che in Emilia-Romagna farà tre tappe in quel periodo».
A chiusura della presentazione del prossimo Open è intervenuto anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: «Quest'anno abbiamo ospitato un panorama di oltre cento eventi nazionali e internazionali, primi fra tutti in Italia. Il prossimo anno si aprirà un'ulteriore stagione, abbiamo già infatti firmato contratti con otto federazioni diverse. Siamo convinti - conclude ironicamente Bonaccini - che non sapremo dove mettere le persone che verranno alla competizione».
Foto: Ansa