Garisenda

«Siamo pronti a un esposto presso il prefetto per fare chiarezza sui monitoraggi fatti ma non divulgati o addirittura non fatti negli ultimi cinque anni per verificare le condizioni della torre Garisenda». Stefano Cavedagna, capogruppo FdI in Comune, nel corso di una conferenza stampa attacca il sindaco Matteo Lepore riguardo a un possibile buco negli studi e nelle analisi sullo stato della torre. «Il 30 novembre 2022 abbiamo formulato un'interrogazione e una richiesta di accesso agli atti per avere tutti i dati del Comitato tecnico-scientifico e tutte le analisi del Dicam, ma la risposta dell'amministrazione contiene dati risalenti soltanto alla fine del 2018». La replica del Comune arriva da una nota dell'assessore ai Lavori pubblici, manutenzione e pulizia della città, protezione civile, toponomastica, Simone Borsari: «Le polemiche dei consiglieri comunali di Fratelli d'Italia si scioglieranno come neve al sole» perché i dati esistono e arriveranno nei tempi previsti dalle normative.

Da FdI è stato fatto notare notare che l’unica analisi pervenuta dal comune è quella del Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali (Dicam) del 20 dicembre 2018. La convenzione con il Dicam è stata rinnovata il 17 agosto 2023 ma in questo documento si legge che il dipartimento ha monitorato periodicamente il comportamento strutturale della Garisenda e ha avuto accesso ai dati fino al 2019. Inoltre, il capogruppo ha aggiunto: «Abbiamo scoperto che il dato sullo strapiombo, cioè l'inclinazione della torre sull'asse orizzontale e sul suolo, è risalente al 2011 e quindi abbiamo diversi anni, peraltro con in mezzo il terremoto dell'Emilia, senza dati di rilevazione».

Questo, secondo Fratelli d’Italia, significa che i dati o non esistono, e che quindi dal 2018 la torre non è stata monitorata, oppure ci sono ma il Comune ne impedisce la visione. «Questo è un aspetto molto grave perché dimostra che il sindaco e Giunta o non hanno fatto nulla in questi anni o tacciono. Noi sollecitiamo Matteo Lepore a pubblicare tutti i dati del Comitato, se esistono. Altrimenti, se Lepore pensa di fare un torto a FdI, in realtà lo fa ai cittadini. Anche perché nella conferenza stampa di ieri si è parlato dell'aggiornamento del piano di Protezione civile ed è stata data una comunicazione chiara, con tanto di numeri civici, circa il rischio di un'eventuale evacuazione. Questa notizia ha fatto paura a molti e quindi ci vuole chiarezza», conclude Cavedagna.

Accuse infondate, secondo Borsari: «Vorrei rassicurare i cittadini che non ci sono buchi nelle rilevazioni di dati e nel monitoraggio della torre. Quanto invece alle supposte omissioni di relazioni e informazioni, ci mancherebbe altro. I consiglieri comunali di FdI hanno fatto richiesta di accesso agli atti, lo hanno comunicato loro stessi. Non è la prima che fanno, dovrebbero sapere come funziona: riceveranno i documenti richiesti nei termini e nei modi previsti dalla legge».

 

Foto di Federico Iezzi. Nella immagine da sinistra: Francesco Sassone, Fabio Brinati, Stefano Cavedagna, Manuela Zuntini e Felice Caracciolo.