anticipazione

Romano Prodi

«Il progetto Bologna 30 mi sembra di buon senso nel momento in cui interviene nel contesto del centro storico, dove l’affollamento di pedoni, ciclisti e auto è più alto. Però tali iniziative vanno modulate con realismo, selezionando i tratti di strada, soprattutto quelli fuori dalle mura, con il buon senso». L’ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi, intervistato dagli allievi del Master in Giornalismo dell’Alma Mater, ha risposto così alla prima di una lunga serie di domande dei praticanti giornalisti.

«Ho sempre amato andare in bicicletta – ha spiegato meglio il suo pensiero sul progetto della giunta di Matteo Lepore - e posso dire che la convivenza tra piste ciclabili e carreggiate per veicoli rendono insicuro il percorso per chi pedala. Insomma, se le ciclabili sono a fianco dei parcheggi delle auto c’è sempre il rischio di prendersi una sportellata!». Il giudizio del Professore è quindi sostanzialmente positivo, ma con un invito a considerare i 50 km/h come la soluzione preferibile fuori dalle mura, esclusi tratti urbani particolarmente affollati.

Per Prodi si è trattato di un ritorno al Master in giornalismo dell’Università di Bologna, dove era stato ospite qualche anno fa. Nell’occasione ha discusso dei principali temi d’attualità nazionale e internazionale con la Redazione di “InCronaca”, di cui anticipiamo alcuni estratti, mentre l’intervista completa sarà pubblicata il 19 ottobre sul periodico “Quindici”.

Prodi ha mostrato i due volti del politico esperto: da un lato la capacità di instaurare un dialogo anche leggero e scherzoso, dall’altro la volontà di affrontare con competenza e lucidità le problematiche dell’oggi.

A proposito di affollamento Prodi ha aggiunto che è un problema che riguarda anche la pedonalità: secondo l’ex presidente della Commissione europea, oggi è particolarmente visibile per via del boom di turisti che sta interessando la città e che richiederebbe nei prossimi anni importanti ripensamenti urbanistici. «Non è possibile, lo dico senza avere niente in contrario ai dehors, essere costretti a camminare in fila indiana sotto ai portici o nelle vie del centro per la mole di tavolini. Forse serve un riordino». «Bologna – ha detto ancora - è cambiata molto nel tempo, ma ha mantenuto una sua vivacità e originalità. Il problema più grave per la città oggi è la casa. È un dramma che credo sia dovuto dall’intrecciarsi di due fattori: quantità di alloggi limitata rispetto a quanti vivono e lavorano qui, unito alle nuove forme di affitto breve di appartamenti ad uso esclusivamente turistico, cosa che riduce ancora di più gli spazi per chi cerca una dimora di lungo periodo».

Inevitabile, per uno dei padri del Partito Democratico, il richiamo al nuovo corso del Pd guidato da Elly Schlein. «Non sono certo qui per dare pagelle e non riuscirete a strapparmi dei voti» ha detto Prodi. 

Dall’opposizione al governo, la paura principale di Romano Prodi risiede nella scarsa produttività del Paese e nella spirale di indebitamento. «Proprio oggi sono usciti dati con un nuovo calo previsto dello 0,1% del Pil. Dobbiamo dimostrare una tendenza discendente nel rapporto tra debito e Pil. Questo ancora non c’è. I mercati internazionali si accontentano di questo. Dovremmo fare una vera riforma fiscale, ma il tema è rischioso a livello elettorale e per questo finora nessun governo se ne è preso la responsabilità».

Da europeista convinto Prodi non nasconde i tanti contesti di crisi che stanno pericolosamente cingendo l’Europa. «Quando ho saputo degli attacchi di Hamas e successivi scontri tra guerriglieri palestinesi e forze israeliane ho temuto una saldatura con il contesto ucraino. Invece, per ora, istituzioni politiche ed economiche hanno cercato di stemperare la vicenda e restringere la crisi. Tutto ciò che posso dire, a eventi in corso, è che l’atto di Hamas è stata un’azione terroristica senza nessuna giustificazione».

Molte altre suggestioni sono emerse dal confronto con Prodi, capace ancora di coniugare la lunga esperienza politico-istituzionale con ragionamenti sempre tesi a trovare soluzione pratiche ai problemi dell’Italia e del contesto internazionale.

 

 

Nell'immagine: Romano Prodi. Foto di Chiara Putignano.