guerra
L’attacco dei terroristi palestinesi di Hamas ha provocato 1200 morti innocenti fra gli israeliani, ed è notizia di ieri il ritrovamento di 40 bambini uccisi, alcuni decapitati, nel Kibbutz di Kfar Aza, vicino Gaza. La furia degli assalitori è iniziata sabato mattina, giorno di festa e riposo per gli ebrei, quando un piccolo esercito di uomini armati è entrato nei villaggi israeliani del sud con l’intento di rapire e ammazzare quante più persone possibile. La ferocia di Hamas si è scagliata anche contro i giovani che stavano ballando a un rave party nel deserto e le immagini dei ragazzi trasportati con la forza in Palestina hanno fatto il giro del mondo. La reazione di Israele, presa alla sprovvista anche per il fallimento della sua intelligence, non si è fatta attendere: il primo ministro Netanyahu ha dichiarato lo stato di guerra, richiamato i riservisti e ordinato di assediare l’intera striscia di Gaza. L’obiettivo? Distruggere Hamas con tutti gli strumenti a disposizione, anche al costo di chiudere acqua e luce nella Striscia. Il dubbio è cosa succederà adesso e quali saranno i risultati di questa “controffensiva” israeliana. Un attacco terroristico così spietato non può che provocare una rappresaglia violenta, ma fino a che punto Israele è legittimato a bombardare la Palestina per scovare Hamas? Cosa vuol dire, dall’altra parte, se una piazza si raduna con le bandiere palestinesi all’indomani di questi attacchi? Una questione complessa che hanno commentato alcuni fra i politici bolognesi.
«Il mio pensiero va alle vittime e alla drammaticità di questi giorni – ha detto Valentina Castaldini, consigliere e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna –. E credo, che, come anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha dichiarato, occorra lavorare per la pace senza però accettare le violenze contro gli innocenti. L’aggressione terroristica di Hamas va condannata con la massima fermezza e mi auguro che il nostro Paese lavori per il raffreddamento delle tensioni nell'interesse di tutte le popolazioni».
Mara Mucci membro bolognese dell’assemblea nazionale di Azione e già candidata alle ultime parlamentari si è detta «molto triste e solidale con i civili attaccati da Hamas, come per i civili che soffrono la fame e ora sono sotto le bombe nella striscia di Gaza». Mucci in particolare ha ricordato le orrende stragi nel kibbutz e alla festa nel deserto: «L’attacco sferrato da Hamas al rave di Re’Im come a Kfar Aza, kibbutz dove viveva una comunità socialista e pacifista a 2 km da Gaza, rappresenta l’apice dell’orrore. Il kibbutz non è una colonia che ha sottratto terreno ai palestinesi, ma un luogo definito pacifico, come il paradiso, a detta dei suoi stessi abitanti». L’attenzione dell’esponente di azione è volta anche al popolo palestinese di Gaza, di fatto sotto assedio. «In questa vicenda bisognerebbe evitare di rinchiudersi nel vicolo cieco della tifoseria – ha sottolineato Mucci –, altrimenti non si troverà mai una soluzione di pace. Da ambo le parti nell’ultimo periodo ha prevalso l’ala più estremista, e queste sono le conseguenze. L’UE e l’Italia devono chiedere a Netanyahu di rispettare il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Serve facilitare negoziati fra palestinesi e israeliani affinché possano vivere nella pace. Non si trovano soluzioni con la guerra ad oltranza, che altro non fa che fomentare odio e risentimenti».
Durissima la Lega che si schiera nettamente a favore del Paese di Netanyahu: «La politica deve dimostrare la massima compattezza a favore di Israele – ha commentato Giulio Venturi, Consigliere comunale e Portavoce Lega Bologna –, non possono esistere posizioni equivoche nei confronti di un Paese che è stato gravemente attaccato con la morte di bambini inermi, donne seviziate e anziani rapiti. Gli atti criminali di Hamas riportano alla memoria il drammatico periodo degli attacchi alle Torri Gemelle del 2001 praticato da Osama Bin Laden ed il conseguente sconvolgimento mondiale che ne è conseguito. Anche allora l’Occidente fu gravemente ferito». La Lega chiede protezione per gli ebrei in Italia. «Oggi sono gli Israeliani che devono essere tutelati, sia quelli che vivono fuori dal loro Paese sia coloro che sono sotto attacco in quanto il rischio emulazione degli atti criminali di Hamas è più che mai concreto, purtroppo anche da noi». E riguardo alle manifestazioni filopalestinesi di Bologna ed altre città il partito di Salvini è molto critico. «Sono alquanto fuori luogo e vorrei chiedere a coloro che scendono nelle piazze se hanno visto le atroci immagini dei bambini sgozzati e degli uomini decapitati al confine con la striscia di Gaza piuttosto che i giovani trucidati al Music Festival nel deserto», ha detto Venturi.
Forti critiche anche a Patrick Zaki che aveva definito “Netanyahu un assassino” per le bombe su Gaza. «Appaiono deliranti le parole del giovane universitario Patrick Zaki che, dopo essere stato liberato dal Governo italiano e festeggiato come un eroe dal Sindaco Matteo Lepore e dall’ateneo felsineo oggi si schiera a fianco di Hamas», ha continuato Venturi. Sul ruolo dell’Ue nella risoluzione del conflitto, infine, il portavoce bolognese della Lega è stato lapidario: «Se l’Europa esiste è davvero il momento di dimostrarlo senza se e senza ma con azioni concrete a favore di Israele».
In foto, da sinistra, Valentina Castaldini, Mara Mucci e Giulio Venturi
Foto concesse dagli intervistati