diritto alla casa
Di fronte ai numerosi e recenti blitz dei collettivi c’è chi sospetta la presenza di una regia ben precisa: il gruppo di Fratelli d’Italia, nel corso del Consiglio Comunale, ha messo in chiaro che è necessario che «Lepore prenda le distanze» dall’occupazione dello stabile di Santa Giuliana, iniziata oggi a opera del collettivo Luna. Secondo Fdi «le occupazioni abusive a orologeria, intraprese da soggetti come il collettivo Luna o Labas» sembrerebbero pianificate in accordo con alcuni membri delle istituzioni. Il gruppo dell’opposizione punta il dito prima contro le cessioni dell’immobile di via Capo di Lucca (passato poi da Asp al Comune), poi contro la caserma Masini, per la quale il Comune ha chiesto una convenzione alla proprietà. «Tutte questa attività, oltre a essere gravi reati, sembrano minuziosamente pianificati nelle tempistiche», accusano i meloniani bolognesi, che ribadiscono l’assoluta urgenza di una presa di distanza da parte di Lepore e Clancy, che altrimenti «dimostrerebbero di essere complici di quanto sta accadendo in città».
Anche la Lega, attraverso il suo capogruppo Matteo Di Benedetto, calca ulteriormente la dose, definendo inaccettabile l’occupazione di Santa Giuliana e invocando uno sgombero immediato. Nel frattempo, Di Benedetto assicura «totale solidarietà a chi si è visto l’immobile occupato da questo gruppo al di fuori della legalità», che avrebbe agito con «un gesto violento e al di fuori dello stato di diritto». Il problema, secondo le opposizioni, è che sarebbero sempre gli stessi gruppi «a occupare abusivamente gli spazi altrui, magari sotto un altro nome»: per questo, oltre allo sgombero e all’identificazione degli occupanti, il capogruppo Lega chiede che il sindaco predisponga un daspo urbano nei loro confronti, dimostrando di essere «dalla parte dei cittadini perbene e non dei violenti».
E se Di Benedetto è scettico verso le forme di abitare collaborativo proposte dal Comune, Raffaele Laudani, assessore all’Urbanistica e all’Edilizia privata, rilancia al contrario la necessità di questi modelli misti all’interno dei 10mila alloggi previsti dal piano case lanciato quest’anno da Lepore, di cui un terzo verrà destinato all’Edilizia sociale residenziale (Ers). Laudani inoltre osserva che occorrerà accelerare sulla realizzazione di nuovi studentati pubblici: è in cantiere una nuova opera da realizzare nell’area del Lazzaretto, in Bolognina, unicamente con fondi del Comune, i cui lavori, specifica, dovrebbero partire entro il 2024. Intanto Laudani anticipa che anche l’ex caserma Stamoto diverrà la sede di un nuovo studentato pubblico, a cura del Demanio.
In foto lo stabile occupato di Santa Giuliana - Agenzia Dire