enti locali

«Gli enti locali sono sotto attacco, un attacco silenzioso, mosso attraverso l'inerzia e la mancanza di fondi, in alcuni casi attraverso i tagli e in altri casi attraverso trucchi burocratici», ha detto il sindaco Matteo Lepore alla conferenza stampa convocata dal comitato di "La via maestra. Insieme per la Costituzione".

Il primo cittadino si è mostrato preoccupato per le risorse a disposizione dei Comuni nel 2024 e per il bilancio di Palazzo d’Accursio.  «Ci faremo carico, come sempre purtroppo, di quelli che sono i tagli e le riduzioni dei fondi per gli enti locali», ha aggiunto parlando di budget. Perché a livello nazionale «stiamo assistendo a una riduzione di risorse per il sistema del welfare, per l'educazione pubblica, per il sostegno alle famiglie, per il lavoro sociale, per il trasporto pubblico e per il sostegno al reddito. Gli enti territoriali, inoltre, sono lasciati senza risorse e senza la capacità di avere un rapporto costruttivo con il Paese a livello nazionale».

Per questo motivo, sabato 7 ottobre, Lepore parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma, e ha rimarcato: «Saremo presenti in quarantasei amministratori e amministratrici del nostro territorio. Gli enti locali devono far parte di una mobilitazione nazionale che dal basso pone questioni legate alla Costituzione e al futuro del Paese». Poi ha spiegato che i tagli e le riduzioni dei fondi per gli enti locali sono conseguenza di "un nuovo centralismo che è esattamente il contrario del principio di autonomia degli enti locali": «ossia se da un lato l'esecutivo Meloni spinge sull'autonomia differenziata - e questa probabilmente è una bandiera della Lega più che dell'intero Governo - dall'altro c'è Fratelli d’Italia che porta avanti invece la bandiera opposta che accentra tutto sulla presidenza del Consiglio. Noi siamo in mezzo a questo conflitto».

 

Il sindaco, ha parlato anche per quei Comuni piccoli e medi dell'area metropolitana che «non hanno risorse e dovranno decidere se accendere un lampione in una strada o avere un educatore per affiancare un ragazzo disabile a scuola. Siamo lasciati soli dal Governo di fronte a queste scelte e dobbiamo mobilitarci il più possibile perché gli enti locali entrino al centro della discussione», esprimendo un «no all'autonomia differenziata e no al neocentralismo». Lepore poi si è riallacciato all’Europa e alle elezioni di giugno. «Il taglio del Governo sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è solo una prima avvisaglia, se la Commissione europea lascerà passare il fatto che si tolgono 16 miliardi agli enti locali su fondi già stanziati e gare già avviate, questo sarà solo l'antipasto di quello che vedremo: fondi solo agli Stati e zero alle città», ha concluso.

 

 

 

Foto Ansa, nell'immagine il sindaco Matteo Lepore