Istruzione

Da sinistra Andrea Orlando e Paola Salomoni

«È inutile definire l’istruzione come un valore fondamentale se poi risulta la prima voce di spesa a subire dei tagli». Questo il commento dell’assessora regionale alla Scuola Paola Salomoni, che ha spiegato le motivazioni del ricorso al Tar del Lazio avviato dalla Regione. Il richiamo è all’azione legale che l’Emilia-Romagna ha intentato contro il Decreto interministeriale 127 del 30 giugno 2023, che stabilisce i limiti delle autonomie scolastiche e ne riduce il numero di quattordici unità per il prossimo anno e di ulteriori quattro per quello successivo. Un procedimento, questo, che rientra nell’alveo del ricorso alla Corte costituzionale – che sarà esaminato a partire da fine novembre – contro gli articoli della legge finanziaria relativi ai tagli all'istruzione.

Le autonomie scolastiche sono istituzioni che afferiscono al sistema nazionale ma che localmente godono di specifiche libertà di natura gestionale e didattica e che, in virtù del decreto, passerebbero dalle 533 attuali alle 519 previste.

«Il numero stimato di studenti per l'anno prossimo dal Governo (521.181) diviso per le autonomie scolastiche dimensionate, sfora di quattro unità la soglia prevista dal decreto stesso: 1.004 ciascuna anziché 1.000. In questo modo la norma si auto-viola», continua Salomoni. A opporsi al ridimensionamento della rete scolastica sono anche Toscana e Campania, che hanno espresso parere negativo già lo scorso maggio durante una conferenza unificata a cui hanno partecipato anche Anci e Upi.

«Si tratta di una legge su una competenza concorrente, che è stata portata avanti senza accordo con le Regioni e che ci attribuisce un compito senza darci strumenti operativi per applicarlo. Noi agiamo nel rispetto della Costituzione che attribuisce a Comuni e Province la definizione della rete e allo Stato il dimensionamento del contingente di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi», conclude Salomoni. Si attende, dunque, il pronunciamento della Corte al fine di stabilire il limite delle competenza regionale e quello nazionale. 

 

Da destra Andrea Orlando e Paola Salomoni.

Foto concessa dall'ufficio stampa della Giunta regionale