Sanità

“Il dottore non c’è mai” cantava Rino Gaetano nel 1978, e in Emilia Romagna, oggi, il dottore non c’è davvero. Attualmente, in tutta la regione sono quasi mille i medici di medicina generale (Mmg), anche detti medici di base o medici di famiglia a mancare all’appello, con intere zone e comuni rimasti scoperti. Una carenza spinta, in particolare nelle zone appenniniche e in quelle rurali, nel Piacentino e nel Ravennate. Ma non solo, la mancanza di fondi da destinare alla sanità regionale, la penuria di pediatri e di medici nei pronto soccorso dove i pazienti devono aspettare fino a più di venti ore, le liste di attesa sempre più lunghe per visite specialistiche e interventi: questi sono solo alcuni dei punti deboli di un sistema sanitario da sempre vanto della regione che ora sta perdendo colpi. All’ordine del giorno, la gravosa situazione della medicina generale: stando ai dati regionali aggiornati al primo gennaio 2023, in Emilia Romagna ci sono 2.520 medici di base convenzionati, più 153 provvisori, 2.673 in totale. Dividendo questa somma per l’intera popolazione della regione (4.426.929 persone), risulta che ognuno di questi medici segue, in media, quasi 1.800 pazienti. Un numero ben più elevato rispetto al rapporto ottimale di un medico per mille pazienti, indicato nell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i Mmg. 

Il resto dell'articolo online sul numero 5 del nostro bimensile Quindici.

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Foto: creative commons