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«Decentrare le attività ludiche, creare momenti per gli studenti e sale studio che abbraccino la periferia, per diminuire l’affollamento dal centro». È questa la proposta di Otello Ciavatti, presidente del comitato di quartiere di Piazza Verdi, in risposta al Piano notte della vicesindaca Emily Clancy.
Secondo i comitati di quartiere più vicini alla zona universitaria, ci sono alcuni luoghi in città sui quali sarebbe bene puntare per nuove attività ludiche: «Purtroppo il progetto del polo universitario all’ex caserma Staveco non è stato portato a termine, ma ci sono altri luoghi abbandonati in centro che potrebbero essere rivitalizzati, così come la Fiera o il quartiere Navile. Attendiamo proposte concrete dall’amministrazione», ha aggiunto Ciavatti.
Sempre il presidente del comitato di quartiere si domanda quali iniziative verranno intraprese dall’amministrazione per attirare i giovani in altri luoghi. Uno dei problemi della vita universitaria attuale risiede nel fatto che «il protagonismo culturale degli studenti è venuto a mancare negli anni, per questo è necessario pensare a delle proposte che possano coinvolgere gli studenti come protagonisti, non solo come consumatori di attività prodotte da altri».
La situazione notturna è diventata insostenibile per gli abitanti, che lamentano la difficoltà di dormire e di lavorare a causa del rumore proveniente dalle strade insieme alle attività di consumo che «non rispettano gli spazi pubblici e rimangono aperte fino a tarda notte», ha detto Ciavatti. La difficile convivenza tra residenti e studenti nella zona universitaria è una questione che va avanti da molti anni, i residenti richiedono un cambiamento e delle proposte concrete in un tempo ragionevole. «Abbiamo discusso del tema anche con il questore Isabella Fusiello e in seguito ci sono stati dei controlli in più, ma purtroppo avvengono solo a spot e senza continuità».
Per Ciavatti la questione non risiede in un conflitto tra residenti e studenti, «gli abitanti sono molto tolleranti, non c’è asprezza verso i giovani ma a questo punto è necessario che l’amministrazione si faccia viva», ha concluso.
Foto Ansa