giustizia

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Si svolgerà nei primi giorni di maggio l’udienza per l’omicidio di Alessandra Matteuzzi, commesso dal fidanzato Giovanni Padovani. I pm Lucia Russo e Domenico Ambrosiano, alla luce delle recenti rivelazioni, chiedono al giudice per le indagini preliminari di procedere per il giudizio immediato. Questa istanza viene motivata da quanto emerso durante l’interrogatorio di Padovani, svolto nelle scorse settimane davanti ai magistrati. Durante il quale lo stesso ha ammesso la sua ossessione nei confronti della vittima, ma ha negato qualsiasi tipo di premeditazione. Quest’ultima affermazione verrebbe sconfessata dalla perizia eseguita sui suoi telefoni, tablet e computer, che hanno mostrato precise ricerche effettuate su internet per realizzare l’omicidio. In particolare, alcune delle voci di ricerca riguardavano «Nastro isolante. Martello. Corda». Il martello è stato l’oggetto che Padovani ha portato con sé e che poi ha utilizzato per colpire a morte Alessandra. Tra le altre ricerche comparivano anche «come comprare un’arma», «marito uccide la moglie e chiama i carabinieri», «con un colpo alla testa forte con una spranga riesce poi a urlare», «per andare in Albania serve il passaporto». Questi indizi dimostrerebbero la programmazione dell’omicidio e l’idea, una volta commesso il delitto, di darsi alla fuga. Per tutti questi elementi che sono emersi crollerebbe così la strategia della difesa di farlo apparire come il frutto di un raptus, è comunque in programma un incidente probatorio per verificare lo stato di salute mentale del suo assistito.