Voto dem
Si chiude con un’ultima tappa nella «città partigiana» la corsa alla segreteria dem della candidata Elly Schlein, che ieri sera ha incontrato il sindaco Matteo Lepore al Dumbo.
Sulla possibilità di ticket tra Schlein e Lepore emersa in seguito all’evento di ieri sera, Giuseppe Paruolo, consigliere regionale Pd, commenta: «Mi sembra che ci sia una sintonia politica profonda fra loro due». Questa unità di pensiero si rispecchia anche «nel lancio di slogan come soluzione ai problemi». Secondo Paruolo, però, agli elettori servono «proposte concrete» e non «proclamazioni retoriche prive di concretezza».
Per una fonte anonima all’interno della mozione Bonaccini è improbabile pensare a Schlein come segretaria e a Lepore come vice perché provengono entrambi dalla stessa realtà. «È una questione territoriale, di rappresentanza del partito, che è nazionale, non bolognese».
Paruolo non esprime entusiasmo nemmeno per un eventuale ticket tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini: «Io sottolineerei le differenze tra i due candidati, invece di appianarle». Con il ticket infatti si corre il rischio di «depotenziare la scelta degli elettori». Sottolinea il consigliere: «Rimane un pieno diritto di chi vince richiamare gli altri a collaborare, però questa corsa al ticket mi sembra un tentativo di distogliere l’attenzione dalle questioni che dovrebbero guidare la scelta».
Una scelta che si fa sempre più vicina e nella quale potrebbe risultare fondamentale il voto degli indecisi, stimati al 23% rispetto agli elettori Pd e al 38% rispetto al campione totale da una rilevazione di “Euromedia Research”. Gli elettori incerti sono stati comunque chiamati a esprimere una preferenza indicativa e il 58% di loro si è detto tendenzialmente favorevole a Bonaccini. Questo coincide con quanto riportato da altri sondaggi pubblicati in questo periodo, che vedono il presidente della Regione come candidato favorito.
Sul supporto a Schlein da parte di personaggi politici come Franceschini, Orlando, Zingaretti, Boccia, il consigliere Paruolo si esprime così: «Si pensa che le sconfitte elettorali siano motivate da una non sufficiente rappresentazione a sinistra». E quindi la risposta è andare di più a sinistra, anche se «non dovremmo guardare al futuro con le categorie del passato».
Foto: Agenzia Dire
