Primarie

«Senza impresa non c’è lavoro e senza crescita non rimane nulla da redistribuire a coloro che non hanno niente». Risponde così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ai praticanti del Master di Giornalismo che l’hanno intervistato per il bisettimanale ‘’Quindici’’, in uscita il 16 febbraio.

 

A chi ha chiesto quali fossero pregi e difetti, suoi e della concorrente alla segreteria nazionale del Pd Schlein, Bonaccini ha risposto: «Elly ha diversi pregi. Quello che la rappresenta meglio è la determinazione. A me piace molto chi è determinato». E i difetti? «Difficilmente – aggiunge – Elly pronuncia le parole imprese e crescita».

E di se stesso che dice? Bonaccini vede nella «concretezza» il suo miglior pregio: «Non dico mai una cosa che non possa esser fatta». Aggiunge poi che «a volte, sorrido poco. Forse ci vorrebbe più empatia e non sempre riesco a dimostrarla. È più una questione di timidezza, che di volontà».

 

Mancano poco più di due settimane all’elezione della segreteria nazionale del Partito Democratico e pochi giorni fa il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha annunciato la sua vicinanza alla candidata Elly Schlein. A tal proposito Stefano Bonaccini dice di non essere dispiaciuto, del resto «ognuno di noi in questo Paese ha la libertà di scegliere, Lepore ha avrà fatto le sue considerazioni».

«Non giudico gli altri se mi danno o meno sostegno. Quando l’ho sostenuto, non ho mai pensato che dovesse ricambiare e fare lo stesso». Alla fine «quasi la totalità dei sindaci della Regione hanno deciso di sostenere me». Per Lepore «resta la stima e l’amicizia: siamo parte della stessa famiglia. Quando si è candidato alle primarie contro Isabella Conti l’ho sostenuto, convinto che fosse giusto così, lo rifarei anche adesso». Stefano Bonaccini conclude sostenendo la collaborazione tra lui e Matteo Lepore, nonché con gli altri candidati alla segreteria nazionale del partito.

 

Si accende un po’ quando si passa alle concessioni per gli stabilimenti balneari. «Le gare si devono fare, ma vanno garantiti gli investimenti». Infatti «sono uno di quei casi in cui il Governo aveva fatto promesse, ma poi non sta facendo niente».

«Noi abbiamo assecondato la richiesta dell’Unione Europea di lanciare dei bandi. Abbiamo però fatto una proposta, che ha ricevuto il consenso di tutte le associazioni dei balneari della regione: “Mentre si fanno le gare, lo Stato deve garantire il valore degli investimenti che sono stati fatti”». Bonaccini continua: «Le coste italiane non sono tutte uguali, se andate sulla costa romagnola non c’è un abuso edilizio. Ci sono possibilità di svago, di gioco, segno che gli investimenti sono stati fatti».

E conclude: «Quello che il governo sta facendo è un tergiversare che potrebbe costringere l’Europa a prendere provvedimenti nei confronti del nostro Paese, il che renderebbe tutto più complicato».

 

 

Crediti foto: Federico Iezzi