Letteratura
Ufo 78 è l’ultimo romanzo di Wu Ming che vede il collettivo di scrittori bolognese addentrarsi in modo magistrale in uno degli anni più complessi della storia d’Italia, il 1978, partendo da un punto di vista insolito, quello di un’antropologa che studia gli ufologi. L’ufologia è la vera novità degli anni Settanta; passione di massa e ottima distrazione per sfuggire alla complessità di un’epoca segnata da terrorismo e stragi, in Italia nel 1978 si contavano numerosi circoli ufologici.
Nel romanzo di Wu Ming risulta palese che anche gli Ufo e le storie ad essi collegate, come tutto, sono in qualche modo politica: lo palesa Martin Zanka, scrittore e giornalista appassionato di altre galassie con un passato da partigiano, o Jimmy Fruzzetti, che incarna tutti gli hippy del pianeta e che coniuga la passione per gli ufo con l’antifascismo. La trama subisce una svolta importante a metà libro, diviene irresistibile, alternando colpi di scena a narrazioni di contesto che offrono uno spaccato originale su quegli anni. Al centro di tutto, oltre agli Ufo, una montagna di misteri che intrecciano Gladio e le sostanze psicotrope, vere motrici della trama in modo inaspettato. Il metodo che utilizza fonti fittizie come fossero vere con l’obiettivo di dare al romanzo un piglio documentaristico può risultare straniante, ma l’ambientazione è veritiera e ricostruita con dovizia di particolari e offre un ottimo spaccato mai banale sulla lotta armata e sul sequestro Moro.
Dal Quindici n.0 del 1 febbraio 2023
Nell'immagine, la copertina del libro. Foto di Nikol Ceola