Il voto al sindaco

Nell’immagine Bologna (foto Ansa)
Alberto Zanni di Confabitare attacca il sindaco Matteo Lepore, dopo la presentazione del bilancio di metà mandato. «La Bologna raccontata dal sindaco come esempio di buona direzione non coincide con quella che vivono ogni giorno i cittadini» afferma Zanni, che rivela di aver commissionato tra marzo e aprile un'indagine a Demetra, azienda di raccolta e analisi dati. «Secondo il sondaggio, il giudizio medio sull’operato dell’amministrazione è di appena 4,8 su 10 che scende a 4,5 quando si parla direttamente del sindaco». Secondo il presidente di Confabitare questo «è un dato che ci dice che siamo di fronte ad una profonda disillusione, infatti il 48% dei cittadini dichiara di essere sempre stato scettico e di esserlo ancora».
Zanni prosegue: «Lepore parla di progresso e trasformazione, ma i dati ci restituiscono l’immagine di una città che si muove senza una direzione condivisa, smarrita tra disagi quotidiani sempre più gravi». Sotto la lente ancora il caro affitti, tema che da mesi preoccupa l’amministrazione comunale. «L’allarme più forte riguarda l’emergenza abitativa, per via di affitti inaccessibili, scarsità di alloggi e un mercato immobiliare paralizzato dalla sfiducia dei proprietari, sempre più restii a mettere a disposizione i propri immobili» conclude, ricordando poi che «questa situazione va a discapito di lavoratori, famiglie e studenti universitari, coloro che danno linfa alla città».
Dall’indagine di Demetra emergono altri dati degni di nota. Oltre il 60% degli intervistati ritiene alto il rischio di furti in abitazione mentre metà della popolazione ritiene che la sicurezza sia peggiorata negli ultimi 10 anni. Il 71% dei bolognesi giudica peggiorata la qualità generale della vita e solo il 20% si sente al sicuro nella propria città. Sul fronte viabilità per più di due cittadini su tre il traffico è congestionato e in peggioramento, mentre tram e città 30 ricevono una valutazione di 5 e 4,4.