Sicurezza urbana

Via San Vitale, foto di Bologna Welcome
Street tutor, videosorveglianza, ma anche riqualificazione dei locali ed eventi di animazione in strada: sono queste le iniziative delle imprese che il Comune finanzierà a conclusione del bando sulla sicurezza urbana, progetto che punta a migliorare la vivibilità in città tramite le attività commerciali che presiedono il territorio e che sarà sostenuto dall’amministrazione con un fondo di novantamila euro.
«Siamo soddisfatti dell’esito del bando - ha sottolineato Luisa Guidone, assessora con delega all’economia di vicinato e commercio - inizialmente le risorse disponibili ammontavano a 80mila euro, ma dopo che ci sono arrivate le proposte abbiamo deciso di aggiungerne altri diecimila». Il progetto si inserisce all’interno di una serie di interventi che, durante l’anno, sono stati portati avanti dall’amministrazione nelle zone Bolognina, Centro Storico, Garisenda e Ravone con investimenti che, con quest’ultimo bando, raggiungono i 730mila euro.
Sono 29 le domande di contributi ricevute dal comune, la maggior parte delle quali provengono dalla zona San Felice/Riva Reno e da San Vitale. Diciassette progetti riguardano interventi di sicurezza interna ed esterna ai locali, azioni quali il potenziamento della videosorveglianza e l’utilizzo di street tutor, figure di controllo che monitorano le zone più delicate della città e fungono da mediatori nei conflitti. Ma le attività non finiscono qui: «Sono previste anche delle azioni “immateriali” – ha precisato Pierina Martinelli, dirigente del settore economia del comune di Bologna - ovvero eventi di animazione territoriali come feste di strada per combattere il degrado in città».
Il contributo previsto per le proposte dei soggetti singoli è di quattromila euro, ottomila invece per quelle presentate da gruppi di attività.
«Abbiamo in cantiere altri due bandi sul tema, uno su Borgo Reno, che si è concluso qualche giorno fa e di cui stiamo valutando le domande che ci sono arrivate, e uno rivolto alle attività commerciali che si trovano lungo la futura linea verde del tram per aiutarle a mantenere il flusso di cassa che c’era prima dei cantieri», ha concluso l’assessora Guidone.