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Le lavoratrici de La Perla in attesa dell'annuncio del nuovo proprietario (foto di Alberto Biondi)

 

La travagliata storia del marchio di lingerie di lusso La Perla volge al bello. A Roma, nelle sale del Ministero per le Imprese e il Made in Italy, è stato annunciato il nome del nuovo proprietario. Sarà Peter Kern, già amministratore delegato di Expedia. La notizia ha scatenato la gioia delle lavoratrici in presidio davanti allo stabilimento di via Mattei, dove tra canti e abbracci hanno atteso per tutta la mattina la conferma ufficiale, arrivata intorno alle 13.

Il piano industriale presentato dalla nuova proprietà, che vedrà il ritorno dell'ex amministratore delegato Paolo Vannucchi, già in carica dal 2017 al 2019, prevede il rilancio del sito produttivo bolognese. Sul tavolo ci sono la riassunzione di tutti i 210 dipendenti oltre a un rafforzamento dell’organico con 40 nuove assunzioni. L’investimento, entro il 2027, sarà di circa 30 milioni di euro. «È una giornata storica – ha dichiarato il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso – una soluzione industriale unitaria per una delle crisi più complesse mai affrontate dal ministero. Dove altri vedevano una fine, noi abbiamo costruito un nuovo inizio». 

Soddisfazione anche dalla Regione, con l'assessore al Lavoro, Giovanni Paglia che ha sottolineato l'importanza del piano industriale presentato dalla nuova direzione e ha confermato l'impegno del Governo a sbloccare gli ammortizzatori sociali attesi da mesi. Inoltre, aggiunge l’assessore Paglia: «Siamo felici che un grande imprenditore come Peter Kerr abbia, ancora una volta, scelto l’Italia. Potrà contare sulla Regione e la città di Bologna, oltre che sulle straordinarie capacità delle lavoratrici». 

Nel piazzale di via Mattei, l'emozione è palpabile. «Dobbiamo restare con i piedi per terra – spiega commossa Lorena, dipendente La Perla da 37 anni – la speranza è quella di riprendere la produzione a pieno regime in autunno. Siamo tutti felicissimi, la notizia che il marchio resterà nel polo bolognese è importante e, oltre alla grande conquista, ci insegna che unite si può vincere tutto. Non vedo l’ora di varcare il cancello dello stabilimento per tornare a lavorare».