Alessandra Regina, coordinatrice della classe 5G dell'Itcs Gaetano Salvemini (foto di Benedetta Della Rovere)

 

«Noi siamo molto felici e orgogliosi del fatto che Kimi stia sostenendo la maturità con i suoi compagni di classe – racconta Alessandra Regina, coordinatrice della classe 5G frequentata dal giovane campione di Formula 1 Andrea Kimi Antonelli – È un ragazzo molto umile e si è fatto veramente voler bene da tutti. I suoi compagni hanno un ottimo rapporto con lui e lo supportano sempre. L'ho conosciuto l'anno scorso. Io solitamente chiedo sempre quali sono i sogni dei ragazzi: lui mi ha detto che avrebbe voluto diventare campione di Formula 1. Ed è riuscito ad arrivare sul podio, quindi siamo orgogliosissimi».

 

Tre, due, uno, via! Ma questa volta non siamo su una pista di auto da corsa, bensì tra i banchi di scuola dell'Istituto tecnico economico statale Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno, Bologna. Proprio qui oggi per Kimi cambia il traguardo da raggiungere: la partenza da affrontare è quella della prima prova di maturità. Ma lui, velocissimo come sempre, non ha lasciato tracce dietro di sé, arrivando prima di tutti ed entrando da un ingresso secondario per schivare flash e telecamere.  

 

Una vita piena di impegni quella del giovane pilota, che però non si è sottratto ai suoi doveri da studente di Relazione Internazionale e Marketing (RIM). La professoressa stessa lo conferma: «Non ha mai perso di vista la scuola e il suo traguardo, quello di fare la maturità. Se lo merita, sempre a pieni voti tra l'altro. Io ricordo che lui era fuori per i Gran Premi, mi chiamava o mi scriveva per dire: “Ma io domani devo fare l'interrogazione”, oppure arrivava direttamente dall'aeroporto e veniva in classe per farsi rispiegare le cose.  È stato sempre impegnato per tutti e cinque gli anni perché lui ha iniziato correndo con i kart. Quando poi io sono arrivata era in Formula 2, ma è sempre stato molto puntuale a scuola, ha sempre rispettato i suoi impegni, non si è mai fatto rincorrere, è veramente uno studente diligente e, nonostante il suo debutto in Formula 1 quest'anno, non ha mai perso di vista l'obiettivo, cioè quello di fare la maturità».

 

Il suo rapporto con gli amici non è recintato tra le mura di scuola, ma va oltre e li include anche nella sua altra realtà, la sua vita da atleta. «Siamo andati a Imola, è stato bellissimo perché abbiamo fatto un pomeriggio dietro le quinte – racconta la professoressa  Ci ha mostrato tutto il suo mondo, quindi tutte le figure professionali che lavorano all'interno del team. È stato bellissimo, meraviglioso. Abbiamo mangiato con i piloti. Quindi sì, ha un rapporto stupendo con loro e loro sono bravissimi perché lo supportano. Una cosa bellissima che mi ha detto un giorno guardandomi è stata: “Prof sono felice di tornare a scuola e sono felice di tornare con i miei compagni di classe”».

Uno studente atleta che, come tutti gli studenti di alto livello, ha potuto avere un piano personalizzato. Gli è stato concesso, infatti, fare alcune assenze ed essere seguito con verifiche programmate: «Dico sempre che ogni alunno ha i suoi tempi e anche Kimi aveva i suoi facendo da una parte il pilota e dall'altra lo studente. Era lui a cercarci per fare le interrogazioni, non si è mai sottratto ai suoi impegni. Ci teneva molto a farlo con i suoi compagni e noi siamo contenti di questo, che lui oggi sia qui nella sua classe».