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Foto Ansa

 

«Tante persone, tanto entusiasmo e la voglia di impegnarsi come società civile per un'Europa più unita e giusta», dice soddisfatto il sindaco Matteo Lepore sulla manifestazione per l'Europa di domenica scorsa. Il video di Piazza Maggiore stracolma di persone è arrivato ai sindaci delle città bombardate in Ucraina, nella striscia di Gaza, all’ex primo cittadino di Istanbul Imamoğlu detenuto in carcere, a Gergely Karácsony, sindaco di Budapest, uno dei pochi in Ungheria ad opporsi a Viktor Orbán. E ancora a un folto gruppo di sindaci europei e statunitensi.

 

Nel nome di «coloro che difendono il valore umano della loro carica», il sindaco, accompagnato dalla sua collega di Firenze Sara Fusaro, ha aperto “Una Piazza per l’Europa”, una piazza solidale con chi resiste ai grandi conflitti e alle oppressioni militari e politiche in corso. Sul palco, sono intervenuti la giornalista Francesca Mannocchi con i suoi video dei palestinesi mutilati, l’attore Alessandro Bergonzoni che ha riprodotto il suono delle sirene che terrorizzano l’Ucraina, e Gad Lerner, giornalista ebraico e firmatario di un documento che condanna la pulizia etnica in atto a Gaza.

 

All’ombra del Nettuno, 5.000 i presenti: pensionati, ragazzi, attivisti, famiglie, gruppi e movimenti uniti per mandare un messaggio forte, che «Bologna c’è, unita e indivisibile». Presenti Nadia e Irina del Naryna Aps, associazione nata per supportare gli ucraini bolognesi, le bandiere verdi del Movimento Federalista Europeo, e la lunghissima bandiera arcobaleno della pace che copre un’intera sezione della Piazza. 

 

«Il mondo cambia velocemente mentre noi andiamo adagio» dice Romano Prodi in video messaggio. «Dobbiamo verificare se noi europei siamo sonnambuli o sentinelle» riecheggia Matteo Lepore. I due messaggi rappresentano un monito preciso: quello che abbiamo finora non basta, serve spalancare la strada alla difesa comune europea e a quei valori europei che sorreggono l’Ue, gli stessi del Manifesto di Ventotene che, come ricorda Prodi: «ci permette di capire il futuro e andare avanti anche nei momenti difficilissimi».