redditi

Bologna dall'alto. (foto Ansa)

 

Gli ultimi dati dell'Ufficio di Statistica della Città Metropolitana di Bologna confermano che Bologna è ai vertici della ricchezza in Italia.

Nel 2023, il reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef nel Bolognese ha raggiunto i 23,2 miliardi di euro, registrando un aumento del +5,1% rispetto al 2022. Questo significa che i bolognesi hanno versato allo Stato un assegno di 4,48 miliardi di euro nel 2003.

Il reddito medio complessivo metropolitano, pari a 29.533 euro, è cresciuto del +4,5% dal 2022, con un incremento medio di circa 1.273 euro. La media, significativamente superiore a quella regionale (27.083 euro, +9,0%) e a quella nazionale (24.829 euro, +18,9%), conferma Bologna come seconda città metropolitana d'Italia per reddito medio complessivo (con 28.591 euro per contribuente), appena sotto Milano.

Nella classifica dei comuni, San Lazzaro di Savena si distingue con il reddito medio più elevato (33.818 euro), seguito da Bologna (31.956 euro). Al contrario, i redditi medi più bassi si riscontrano nelle zone montane e di confine, con Castel d'Aiano che registra il reddito medio più basso (22.345 euro).

La Città Metropolitana di Bologna presenta una distribuzione più equa, con un minor numero di contribuenti nella fascia di reddito più bassa rispetto alle medie nazionali e regionali. Infatti, i redditi fino a 15.000 euro rappresentano il 26,39% dei contribuenti, una percentuale inferiore alla media nazionale (36,2%) e regionale (29,1%). Anche questa fascia ha registrato un calo di -2,3 punti percentuali (-17.302 contribuenti) nel 2023, a indicare un miglioramento complessivo del reddito imponibile.

Le principali fonti di reddito sono il lavoro dipendente (59,0% dei contribuenti, 53,3% del totale) e le pensioni (35,3% dei contribuenti, 29,3% del totale), mentre il reddito da lavoro autonomo (70.364 euro), pur rappresentando solo il 4,0% dei contribuenti, vale il 7,2% del totale ed è in forte crescita (+9,6%). È più significativo in comuni ad alto reddito come San Lazzaro di Savena e Bologna, data la forte presenza di professionisti e imprenditori ben retribuiti in queste zone.