emergenza casa

Bologna (foto Ansa)

In città il tema dell’abitare è sempre più centrale. Gli affitti continuano a crescere, la domanda supera l’offerta e trovare casa, soprattutto per studenti e giovani lavoratori, è diventato sempre più complicato. In questo contesto, il Comune guarda anche agli affitti brevi, che negli ultimi anni hanno trasformato interi quartieri e sottratto alloggi al mercato residenziale.

«L’obiettivo - spiega Mattia Santori, consigliere comunale con delega al turismo - è dare ai Comuni la possibilità di governare il territorio, decidendo dove e come gli appartamenti possano essere destinati a uso turistico». Una direzione che la Regione Emilia-Romagna sembra pronta a seguire, lavorando a una legge che prenderà proprio Bologna come modello.

La città ha già introdotto un primo limite: per essere affittato a fini turistici, un appartamento deve avere almeno 50 metri quadrati. «Una misura - dice Santori - pensata per evitare l’eccessiva frammentazione del patrimonio immobiliare e mantenere un equilibrio tra turismo e residenza».

La futura legge regionale, ancora in discussione, dovrebbe concedere ai Comuni maggiore autonomia: potranno definire zone con densità turistica controllata e fissare tetti tra il 10 e il 30% di abitazioni destinate ad affitti brevi. Oggi Bologna conta circa quattromila posti letto in albergo e altrettanti nell’extralberghiero, un equilibrio che l’amministrazione punta a preservare.

«Non vogliamo stravolgere il mercato - precisa Santori - ma dare strumenti per gestirlo. Chi fa attività economica deve essere trattato come un albergatore, e al tempo stesso bisogna tutelare i proprietari e chi cerca casa a lungo termine».

A pesare, però, è soprattutto la tensione abitativa. Secondo Santori, la risposta non può che essere strutturale: «Per questo nasce la Fondazione per l’Abitare, che prenderà in dote immobili pubblici e privati per abbassare gli affitti e riportare sul mercato case oggi vuote», secondo Santori quella di Fondazione per l’Abitare si tratta dell’operazione più interessante per affrontare in modo concreto la crisi abitativa della città.