stalking

L'insegna del Tribunale di Bologna (foto Ansa) 

 

Si conclude con una condanna complessiva di dieci mesi, in rito abbreviato, il secondo processo per stalking a carico di un 29enne bolognese. L’uomo, già condannato a quattro mesi a gennaio, era accusato di aver continuato a perseguitare la ragazza con cui in passato aveva avuto una breve relazione. La decisione è stata presa dalla Gup del tribunale di Bologna, Roberta Malavasi, che ha disposto anche la revoca della sospensione condizionale.

Le indagini erano state svolte dai carabinieri, a seguito della denuncia della vittima, assistita dall’avvocata Chiara Rinaldi. All’inizio di luglio era stata emessa nei confronti del giovane, difeso dall’avvocato Luca Portincasa, la misura del divieto di avvicinamento alla ragazza e ai luoghi frequentati da lei, comprese le partite della Virtus e altri eventi sportivi. Secondo l’accusa, tutto era nato nell’ambiente del tifo delle Vu Nere, e gli episodi di stalking si sarebbero concentrati soprattutto in occasione delle partite.

Il giudice ha stabilito anche un risarcimento a favore della vittima. Il pm Giampiero Nascimbeni aveva invece chiesto un mese di arresto e la derubricazione del reato in molestie. «Dico solo “non una di meno”», ha commentato l’avvocata Rinaldi, ringraziando i carabinieri e la procura di Bologna.