La vertenza

Manifestazione sindacale per Yoox (Foto Ansa)

 

La vertenza Yoox è stata chiusa con un accordo che riduce da 210 a 70 gli esuberi strutturati e definisce un percorso "non traumatico" per i lavoratori in uscita tramite l'utilizzo di ammortizzatori sociali e incentivazioni all'esodo per i lavoratori interessati.

Ne dà l'annuncio il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso: «Una vittoria per le lavoratrici e i lavoratori Yoox, frutto di mesi di impegno costante al fianco delle parti sociali. Un successo frutto di un lavoro di squadra che conferma come il metodo del Mimit, fondato sul confronto autentico e su un percorso condiviso, rappresenti la strada giusta per rilanciare l'industria e garantire la tutela dell'occupazione», commenta il ministro dello sviluppo economico.

L'intesa, frutto di un confronto "serrato" al ministero tra azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni ha puntato al rilancio produttivo e commerciale dell'azienda. «Un risultato di grande valore, raggiunto oggi dopo un lungo periodo di confronto. Un esito positivo reso possibile, in primo luogo, dalla determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che si sono mobilitati da subito», commentano i deputati del Pd, Andrea De Maria e Virginio Merola. «Grazie alle organizzazioni sindacali e all’azienda per come hanno condotto la trattativa in modo costruttivo. Fondamentale è stato l’impegno delle istituzioni, che hanno lavorato insieme e a cui abbiamo provato a contribuire in sede parlamentare», aggiungono i due parlamentari bolognesi.

A settembre LuxExperience, il gruppo internazionale della moda di lusso che ad aprile ha acquisito la piattaforma bolognese attraverso la controllata Mytheresa, aveva annunciato un piano globale di licenziamenti che prevedeva più di 160 esuberi a Bologna (nelle due sedi dell'Interporto e di Zola Predosa) e 45 a Milano. Un piano di ridimensionamento del personale che subito aveva scatenato la reazione dei lavoratori e dei sindacati.