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Matteo Di Benedetto (foto dal sito del Comune)
La Lega, con la firma del capogruppo in consiglio comunale, Matteo Di Benedetto, chiede all’Università di Bologna di evitare ogni tipo di tolleranza verso il collettivo pro-pal "Giovani Palestinesi", che ha occupato un’aula del dipartimento di Scienze Politiche in segno di protesta contro la decisione di far disputare la partita Virtus Bologna – Hapoel Tel Aviv, prevista per venerdì 12 Dicembre. «Quanto annunciato dai "Giovani palestinesi" per oggi 3 dicembre in via Zamboni 32 - è l'affondo di De Benedetto - è inaccettabile. Un’aula occupata abusivamente non può diventare la base logistica per organizzare nuove proteste che rischiano di replicare quanto accaduto venerdì scorso, quando la città è stata messa in ginocchio da disordini e devastazioni».
La nuova polemica avviene quasi due settimane dopo il 21 novembre, quando i violenti scontri tra forze dell’ordine e manifestanti pro-Palestina, contrari alla partita Virtus Bologna–Maccabi Tel Aviv, avevano paralizzato la città e acceso una dura polemica tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sindaco Matteo Lepore. La questione palestinese torna così ad alimentare il dibattito pubblico in città. Ancora oggi la tensione tra il Governo e la giunta comunale resta altissima.
Per il capogruppo della Lega, l’università di Bologna deve agire per evitare le azioni delle frange estremiste dei manifestanti, contro le quali chiede un decisivo impegno. «Pretendiamo un intervento immediato delle autorità competenti – dice Di Benedetto - lo sgombero dell’aula occupata, il monitoraggio rigoroso delle riunioni annunciate, l’individuazione preventiva di eventuali promotori di azioni violente e l’attivazione di tutte le misure necessarie per impedire che Bologna venga nuovamente ostaggio di frange estremiste».
L’attacco di Di Benedetto segue i toni delle ultime vicende di cronaca nazionale, in cui l’Università di Bologna è stato bersaglio diretto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, proprio sulla decisione di non erogare i corsi ad hoc per i membri dell’esercito: «L’università chiarisca la sua posizione: dicono no ai corsi per i militari, ma non si fanno problemi ad avere un’aula occupata in cui vengono organizzate queste manifestazioni?».
Alla luce delle crescenti frizioni tra il governo e la giunta Lepore, Di Benedetto lancia infine un appello perentorio: «Chiediamo al sindaco e alla maggioranza di smettere di fare opposizione al governo e di iniziare finalmente a fare la loro parte: difendere la città, sostenere le forze dell’ordine e garantire sicurezza ai cittadini. Bologna non può e non deve diventare terra franca per illegalità e intimidazioni».