operazione pane
La fila per ricevere aiuti alimentari (foto Ansa)
In Italia e in Emilia-Romagna la povertà sta cambiando pelle, e lo fa in modo sempre più evidente. Lo testimoniano i preoccupanti dati raccolti dall’Osservatorio dell’Antoniano che rivelano come il 42% del totale nazionale dei giovani sotto i trent’anni, da cui arrivano richieste di aiuto, provenga proprio dalla nostra regione. Numeri che consegnano all’Emilia-Romagna il primo posto di questa allarmante classifica, staccando nettamente il Veneto, fermo al 21%. Segno che i giovani, pur disponendo di un titolo di studio e talvolta anche di un impiego, non riescono a sostenere le spese quotidiane né a conquistare la propria indipendenza dal nucleo familiare, rivelando una precarietà sociale e generazionale, oltre che economica.
Dopo i giovani, a lanciare segnali sempre più preoccupanti sono le famiglie. Nel 2025, l’Emilia-Romagna ha accolto il 32% del totale nazionale delle mamme sole che si rivolgono alla rete solidale di Operazione Pane, confermandosi al primo posto in Italia anche su questo versante. Questi nuclei sono spesso composti da donne con figli piccoli e che lottano ogni giorno per conciliare lavoro, spese e cura familiare, trovando nelle realtà francescane un punto di riferimento per affrontare una quotidianità segnata dall’incertezza e dalla fatica. Si tratta quindi di un quadro preoccupante, che si allarga anche ai più piccoli: il 21% dei minori che chiedono aiuto in Italia lo fa infatti in Emilia-Romagna, per un ulteriore primato che certifica quanto le nuove generazioni siano travolte dalla crisi economica e sociale.
Ed è proprio per questo che missioni come “Operazione Pane” diventano un aiuto concreto e insostituibile. Nata nel 2014 per sostenere mense e realtà francescane in Italia e nel mondo, oggi "Operazione Pane" è una rete solidale capace non solo di offrire aiuto concreto, ma anche di raccontare, attraverso un’analisi interna, l’evoluzione della povertà nel nostro Paese, restituendo voce a chi vive in condizioni di fragilità. Nel 2025, su tutta la rete nazionale, ha garantito in media 2.170 pasti al giorno, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Un trend che si conferma anche sul lungo periodo: tra il 2023 e il 2025 i pasti mensili distribuiti sono aumentati complessivamente del 36%. In Emilia-Romagna, invece, la rete ha assicurato in media oltre 11.000 pasti mensili, assegnando alla regione il secondo posto in Italia, dopo il Piemonte, per quantità di aiuti alimentari erogati, pari al 20% del totale nazionale. Una cifra che racconta più di qualsiasi statistica, dando la prova concreta di come solidarietà e impegno possano alleviare le difficoltà di chi lotta ogni giorno per sopravvivere.