ordine pubblico

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Il sindaco Matteo Lepore (foto di Tommaso Sfregola)

 

Alla fine, nel braccio di ferro con il sindaco di Bologna, si è imposto il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi: la partita di Eurolega tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv si giocherà alle 20,30 di venerdì al PalaDozza, come da programma. Nonostante le preoccupazioni di Matteo Lepore e del presidente della Regione Michele De Pascale che, alla luce di una manifestazione per la Palestina che prevede l'arrivo tra i cinque e i diecimila attivisti, avevano invitato alla prudenza, la squadra israeliana e i suoi tifosi – anche loro noti per l’indole particolarmente aggressiva – saranno ospiti al PalaDozza per il match contro la Virtus. «Piantedosi ha scelto di usare i muscoli – ha detto il sindaco di Bologna al termine della riunione del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica – non condividiamo questa decisione, ma spetta ai manifestanti rispettare le regole e non rendere la protesta una guerriglia».

Per garantire la sicurezza, «sarà il Viminale a far venire a Bologna centinaia di poliziotti da ogni parte d’Italia – ha assicurato Lepore – per evitare che i costi ricadano solo sulla nostra città».

Negli scorsi giorni, Piantedosi e Lepore si erano confrontati a distanza sulla possibilità di rimandare la partita. Il ministro degli Interni aveva insistito per farla giocare il 21 novembre, come previsto, e in un primo momento il sindaco di Bologna aveva acconsentito, invitando i manifestanti a protestare senza violenze e scontri. Poi, quando si è cominciato a parlare di un numero così cospicuo di manifestanti attesi in città - alla luce anche della zona dell'incontro e dei cantieri in corso - e quando il ministro degli Interni ha ventilato l’ipotesi di far pagare al Comune parte dei costi di gestione dell’ordine pubblico, Lepore ha fatto un passo indietro. Includendo lo stop dei cantieri del tram, la rimozione di auto e il transennamento di alcune zone, la cifra stimata era di circa 200mila euro. «Irrispettoso e inaccettabile per la città di Bologna – aveva protestato il primo cittadino – chiedo a Piantedosi di ripensarci perché non ci sono le condizioni di ordine pubblico e di sicurezza necessarie».

Oggi, nella prefettura di Bologna, l’incontro tra questore, prefetto, Virtus e Lepore per prendere la decisione finale: si gioca. Sul tavolo del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica, c'era la possibilità di rimandare la partita (anche per evitare la sovrapposizione con la Coppa Davis) e di farla giocare all’Unipol Arena, magari a porte chiuse. In mattinata, De Pascale aveva dato il suo supporto al sindaco: «Lepore ha espresso una posizione di assoluto buonsenso, si rischiano condizioni di pericolo per i cittadini». Secco il “no” di Piantedosi. La partita si giocherà, e venerdì l’aria a Bologna sarà particolarmente tesa.