Turismo

La ministra del Turismo Daniela Santanché (foto Ansa) 

 

«Il tema degli affitti brevi lo si sta trattando come se fosse il problema. Non è il problema». Inizia così, con queste parole decise e stringate, l’intervento della ministra del Turismo Daniela Santanché, ospite di “Diritto all’abitare, dovere di rigenerare”, conferenza avvenuta nel primo pomeriggio di oggi a Bologna Fiere, nel secondo giorno della 42esima edizione di Anci. Tra i sindaci presenti sul palco la sindaca di Firenze Sara Funaro, e il sindaco di Parma, Michele Guerra.

Una dichiarazione decisamente controcorrente, se si pensa al dibattito in corso sul tema degli affitti, con i comuni che chiedono maggiori poteri per limitarli, in particolare nei luoghi dove l’afflusso turistico è consistente.

«Vi do soltanto due dati: il 50% dei turisti che vengono nel nostro Paese sta su dieci province italiane. Il 75% dei turisti che vengono nel nostro Paese sta sul 4% del territorio nazionale. Noi non siamo come quei Paesi che hanno quattro o cinque destinazioni turistiche, noi abbiamo l’Italia intera, tutti i comuni che sono meravigliosi», prosegue la ministra.

Su questo punto, rivolgendosi direttamente al pubblico di sindaci nella plenaria del padiglione 18, ha poi fatto una domanda che ha generato una leggera agitazione: «Se non ci fossero gli affitti brevi, voi siete consapevoli che non potreste accogliere i turisti perché non ci sono gli alberghi?».

Santanché ha inoltre sottolineato la visione del ministero da lei ricoperto, riguardante in primis il mettere in rete le offerte turistiche per favorire i comuni e dar loro maggiore visibilità, perché «quello che conta è l’offerta turistica, non possiamo sempre chiedere tutto ai comuni, soprattutto ai più piccoli, che non hanno le persone».

La ministra ha concluso il suo intervento rammentando l’ottima posizione dell’Italia, a livello europeo, per la competizione e il richiamo turistico, con il superamento della Francia l’anno scorso. Ora non resta che sorpassare la Spagna, ancora in testa alla classifica, sia per le destinazioni che per i costi decisamente inferiori. Un buon risultato, quello italiano, che rappresenta il successo dei sindaci. «L’Italia è una nazione di qualità, non di quantità. La sfida vera che dobbiamo affrontare sono i servizi. Bisogna alzare l’asticella dei servizi per far tornare il Paese sul podio».