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(foto di Creative Commons)
I minori stranieri sono il diciassette per cento degli under diciotto in Emilia-Romagna. Un numero che fa luce su un’altra questione fondamentale nel processo di accoglienza e integrazione: la scuola. Alla presentazione del Dossier Migrazioni presente anche Marwa Mahmoud, assessora all'Istruzione del comune di Reggio-Emilia che ha spiegato l’importanza della formazione del personale scolastico nella gestione dell’emergenza migratoria. «La scuola ci mostra tutti i limiti che abbiamo ma anche le potenzialità che ci sono», ha sottolineato Mahmoud, confermando anche una mancanza di obiettivi comuni con il Governo.
«Lo sforzo per costruire percorsi di successo per i minori non può ricadere solo sugli enti locali. È il Ministero che dovrebbe dare voce all’Osservatorio nazionale sull’intercultura», queste le parole con le quali l’assessora si è appellata al Governo e alla Regione. L’Emilia-Romagna ha sempre registrato negli anni una forte componente internazionale ma – continua – «il fatto che anche solo una persona su dieci non abbia la cittadinanza italiana influenza il percorso degli altri stranieri che non possono godere di pari opportunità rispetto ai giovani italiani».
Un dato che s’evince anche dal punto di vista occupazionale. La mancanza di pari opportunità nella formazione dei minori fa sì che si i giovani migranti si trovino sempre più spesso ad assumere posizioni meno qualificanti – o con le parole di Rizzo, delegato alle politiche migratorie dell'Emilia-Romagna, “quelle che gli italiani non vogliono più occupare”. Infine, Mahmoud ha sottolineato: «È giusto che abbiano un orientamento equo e non solo al ribasso verso la professionalizzazione».