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Lavoratori metalmeccanici in sciopero (foto Ansa)

 

 

Domani è sciopero. Gli operai delle tante aziende metalmeccaniche italiane lasceranno le fabbriche chiuse per riempire le piazze. Un sacrificio che costerà la rinuncia dello stipendio giornaliero, necessario a portare gli imprenditori al tavolo della contrattazione. I lavoratori chiedono più salario, visto che le buste paga in questi anni sono state in parte "mangiate" dall'inflazione, e una giornata lavorativa più corta  per avere un miglior equilibrio tra il tempo trascorso in fabbrica e la vita privata. Un traguardo raggiungibile solo con una riduzione dell’orario lavorativo.

“Senza contratto il paese si blocca”, questo lo slogan scelto da Fiom-Cgil, insieme a Fim Cisl e Uilm, per le otto ore di mobilitazione nazionale. L’obiettivo è ottenere il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di Federmeccanica e Unionmeccanica per il milione 400 mila lavoratori coinvolti. Le sigle sindacali reclamano aumenti di 280 euro in busta paga per i lavoratori con incarichi di supervisione su processi complessi, corrispondenti alla sigla di inquadramento C3. Richiesto un adeguamento salariale proporzionato anche per i livelli più bassi, necessario per coprire la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori causata dall’inflazione. Congiuntamente, si punta ad una riduzione dell’orario lavorativo per arrivare a 35 ore di lavoro settimanale.

«Federmeccanica-Assistal continuano ad avere un atteggiamento irresponsabile dimostrando di non voler riaprire la trattativa per rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza. - affermano i sindacati - Ciò vale anche per la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo delle piccole e medie aziende associate ad Unionmeccanica-Confapi interrotta e mai più ripresa dal 17 marzo scorso».

 

Per i circa 50 mila lavoratori bolognesi e il ritrovo è previsto domani al Parco Nord alle ore 9. Con loro ci saranno anche le tute blu della regione che arriveranno in pullman e auto dalle altre province. Alla manifestazione parlerà anche il segretario generale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano.