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L'ingorgo di ieri all'incrocio di via Stalingrado (foto Dire)

«Oggi Stalingrado è libera». Così Matteo Lepore questa mattina, a margine del Mediterranean Forum al Tecnopolo, ha rassicurato i cittadini sull’ingorgo di ieri in via Stalingrado nell’incrocio con viale Aldo Moro. «È normale che nelle prime 48 ore subito dopo l’apertura di un nuovo cantiere ci sia un po’ di confusione - ha osservato il primo cittadino – ma grazie ai correttivi alla mobilità che abbiamo preso ieri ora la zona si è decongestionata».

Il caos della giornata di ieri è stato scatenato dai lavori della linea rossa del tram in via Stalingrado, partiti martedì, a cui si è aggiunto il restringimento della carreggiata tra via Serena e piazza Costituzione. La stessa situazione è avvenuta in via di Corticella direzione centro e in via Creti, definita dai cittadini «impraticabile». Lunghe code di Tir, furgoni e scooter hanno reso la mattinata un inferno per gli automobilisti. Il Comune è subito corso ai ripari interdicendo la svolta da via della Liberazione verso via Mascherino, facendo confluire il traffico verso via Bigari e via Donato Creti per poi reintrodursi in via Stalingrado.

Il centrodestra si è subito scagliato contro Palazzo d’Accursio: i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti e Francesco Sassone hanno definito la mattinata di ieri «una follia, una situazione inaccettabile frutto della totale superficialità e mancanza di coordinamento nei lavori». «Chi risarcirà i danni?», ha concluso il duo meloniano. E oggi il sindaco ha risposto in merito, sottolineando come l’episodio faccia parte della normalità dell’avvio dei cantieri: «La stessa situazione era già capitata in via Saffi, il traffico si deve solo un po’ abituare alla novità, a volte si risolve in una settimana e a volte in un giorno. Mi auguro che nei prossimi giorni, dopo le misure prese ieri, la situazione rimanga stabile».